L’entusiasmo di Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, traspare dalle sue dichiarazioni a margine dell’evento dedicato alla Lombardia e alle sfide olimpiche, in un momento storico che definisce con orgoglio.
Il recente rogito per la costruzione del nuovo stadio di Milano, un’opera condivisa con il Milan, segna l’avvio di un percorso ambizioso, plasmato da una visione a lungo termine e da un impegno congiunto.
“Questo è un punto di svolta”, afferma Marotta, “un trampolino di lancio per un futuro che vedrà la nascita di un impianto sportivo all’avanguardia, capace di elevare il calcio italiano e di proiettare Milano nel panorama internazionale.
” L’obiettivo è ambizioso: completare la realizzazione del nuovo stadio entro cinque anni, un traguardo che si prefigge di coniugare la perseveranza delle due proprietà – Oaktree Capital per l’Inter e la cordata rossonera – e l’operato del sindaco Sala, figura chiave nella gestione del processo.
Marotta riconosce la complessità che attende il progetto, un iter che, inevitabilmente, sarà costellato di ostacoli burocratici, sfide finanziarie e compromessi negoziali.
Tuttavia, egli insiste sulla necessità impellente di un impianto che risponda ai requisiti moderni, non solo in termini di sicurezza e accoglienza, ma anche in termini di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.
Il nuovo stadio non sarà semplicemente una struttura sportiva, ma un vero e proprio hub multifunzionale, destinato a ospitare eventi di portata nazionale e internazionale, contribuendo alla vitalità economica e culturale della città.
L’apertura di un’indagine in concomitanza con la firma del rogito non ha scosso la serenità del dirigente interista.
“Abbiamo agito con la massima trasparenza e nel pieno rispetto delle normative vigenti,” ribadisce Marotta, escludendo qualsiasi timore in merito alle dinamiche investigative.
La fiducia nel corretto svolgimento delle operazioni è palpabile, alimentata dalla consapevolezza di aver operato in maniera impeccabile.
Guardando al futuro, l’auspicio è che il nuovo stadio possa essere un asset strategico per l’Italia, un simbolo di eccellenza sportiva e un elemento catalizzatore per l’organizzazione degli Europei del 2032.
L’evento rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio sportivo nazionale e per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, consolidando il ruolo di Milano come capitale del calcio e centro di attrazione per eventi di rilevanza globale.
L’investimento nel nuovo stadio è, dunque, un investimento nel futuro del calcio italiano e nell’immagine del Paese.








