La stagione calcistica del Milan si apre con un rituale denso di aspettative e, inevitabilmente, di interrogativi. La ripresa degli allenamenti, preceduta da una batteria di test fisici volti a valutare le condizioni atletiche dei singoli calciatori, segna l’inizio di un ciclo che i tifosi rossoneri auspicabilmente vedranno costellato di successi. La presenza, sul campo, dell’amministratore delegato Giorgio Furlani e del presidente Paolo Scaroni ha fatto da cornice a un’atmosfera complessa, con i fischi provenienti dalla tifoseria a sottolineare una certa frustrazione e un desiderio di cambiamento percepito.L’assenza delle curve organizzate, un fenomeno che si protrae da due stagioni, costituisce un’anomalia significativa, un silenzio assordante che testimonia una frattura tra la squadra e una parte importante del suo pubblico. Questo vuoto di entusiasmo, sebbene non inaudito nel panorama calcistico contemporaneo, rivela dinamiche complesse legate alle aspettative disattese e alla ricerca di una maggiore identificazione tra i giocatori e i valori storici del club.La ripresa di Massimiliano Allegri, tuttavia, ha suscitato un’eco di speranza. Il cartello “Bentornato Max” eretto dai presenti, benché non rappresenti l’entusiasmo unanime, segnala la memoria di un periodo di successi e la possibilità, per alcuni, di vedere in lui una figura in grado di riportare stabilità e risultati positivi.Questo momento di ripartenza non è solo una questione sportiva; è un indicatore dello stato di salute del club, della sua capacità di dialogo con la tifoseria e della sua resilienza di fronte alle sfide. La nuova stagione si prospetta quindi come un banco di prova cruciale, non solo in termini di risultati in campo, ma anche per la ricostruzione di un rapporto di fiducia e di appartenenza tra il Milan e i suoi fedeli sostenitori. Le dinamiche che si sono manifestate in questi primi giorni di preparazione, con le contestazioni, l’assenza delle curve e l’accoglienza ambivalente per Allegri, delineano un quadro complesso che la squadra dovrà affrontare con maturità e consapevolezza, per riconquistare l’affetto e il sostegno del pubblico milanista.
Milan, ripartenza a porte chiuse: tra fischi e speranze.
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