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Scamacca out dal ritiro: ginocchio al limite, rischio stagione

Gianluca Scamacca è costretto a interrompere prematuramente il ritiro della Nazionale italiana, affrontando ora un percorso di terapie mirate per gestire una complessa problematica al ginocchio sinistro.

Le indagini diagnostiche a cui è stato sottoposto questo mattino hanno evidenziato una patologia infiammatoria di natura reattiva, derivante da un significativo sovraccarico funzionale dell’articolazione.
Questa condizione, pur non implicando necessariamente una lesione strutturale acuta, rappresenta un campanello d’allarme che richiede un approccio terapeutico conservativo e attento.
La situazione è particolarmente delicata, considerando che Scamacca sembra essere intrappolato in un circolo vizioso di infortuni che ne ha minato la continuità performativa nell’ultimo anno.
Il rischio concreto è l’esclusione dalle prime sfide cruciali della stagione calcistica, tra cui la ripresa del campionato contro il Lecce, l’attesissima debutto in Champions League sul campo del Paris Saint-Germain e il successivo impegno in trasferta contro il Torino.
La storia clinica recente del centravanti dell’Atalanta rivela una serie di eventi lesivi significativi.
Il 4 agosto 2024, un evento traumatico ha causato la rottura del legamento crociato anteriore, proprio al ginocchio che ora manifesta i sintomi attuali.

Tale lesione ha richiesto un intervento chirurgico e un lungo periodo di riabilitazione, segnando un momento di profonda difficoltà nel percorso atletico del giocatore.

Successivamente, al rientro in campo il primo febbraio, durante la partita contro il Torino a Bergamo, si è verificata una lesione alla giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro, evidenziando una vulnerabilità muscolare che potrebbe essere collegata ad un recupero incompleto o a squilibri biomeccanici.

La patologia infiammatoria attuale potrebbe essere considerata una conseguenza di tale sequenza di eventi, in cui lo stress ripetuto sull’articolazione, combinato con una muscolatura non completamente ristabilita, ha portato ad un’infiammazione cronica.

L’approccio terapeutico si concentrerà sulla riduzione del carico sull’articolazione, sulla gestione del dolore e dell’infiammazione attraverso farmaci e terapie fisiche, e sulla riprogrammazione neuromuscolare per ristabilire una corretta cinematica del movimento.
Sarà fondamentale un’analisi approfondita della biomeccanica del ginocchio e dell’andatura per identificare e correggere eventuali fattori di rischio che potrebbero favorire la recidiva.

La collaborazione tra medici, fisioterapisti e preparatori atletici sarà cruciale per garantire un recupero completo e duraturo, consentendo a Scamacca di tornare in campo al suo livello di forma ottimale.

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