Un talento generazionale si rivela a Bergen: Matteo Sioli, ventenne promessa dell’atletica italiana, conquista l’oro agli Europei U23 di salto in alto, elevando il livello della competizione e consolidando la sua posizione tra i più brillanti interpreti della specialità.
La sua performance, culminata con un’impressionante 2,30 metri, non solo gli permette di migliorare il suo precedente record personale (2,29) ottenuto agli Europei indoor di Apeldoorn, ma segna anche un passo significativo verso la conquista di traguardi ancora più ambiziosi.
L’atmosfera di festa generata dalla sua vittoria, condivisa con la squadra italiana, è stata amplificata dall’entusiasmo palpabile in ogni movimento della sua rincorsa, scandito dal ritmo incessante dei compagni.
Sioli, tesserato con l’Euroatletica 2002, dimostra di possedere non solo un’abilità tecnica eccezionale, ma anche una solida maturità agonistica, sfiorando il primato italiano U23 di 2,33 metri.
La competizione a Bergen è stata di alto livello, con l’argento polacco di Mikolaj Szczesny (2,26) e il bronzo svedese, Melwin Lycke Holm (2,24), che hanno contribuito a elevare il tasso tecnico dell’evento.
Federico Celebrin si è classificato sesto (2,19), mentre Edoardo Stronati decimo (2,09).
Il successo di Sioli si inserisce in un contesto di brillanti risultati per la spedizione italiana, arricchito anche dalla medaglia di bronzo di Giovanni Lazzaro negli 800 metri.
Lazzaro, in una rimonta mozzafiato, ha concluso la gara in 1:44.
98, superando lo stesso Pernici, giunto quarto con 1:45.
01 dopo aver guidato la corsa fino al rettilineo finale.
La vittoria è andata al fuoriclasse olandese Niels Laros (1:44.
36), completando un’incredibile doppietta con il vincitore dei 5000 metri.
Justin Davies (1:44.
97) ha conquistato l’argento in una volata al cardiopace.
Precedentemente, l’argento di Emiliano Brigante nei 10 km di marcia (vinto dal turco Mazlum Demir) e il bronzo di Federico Bruno nel salto triplo, a un solo centimetro dall’argento bulgaro (16,48 contro 16,47), avevano già contribuito a portare il totale delle medaglie italiane a quattro.
L’oro è stato conquistato dallo spagnolo Pablo Delgado con un salto di 16,55.
La performance complessiva della squadra italiana a Bergen testimonia un momento di grande fermento e crescita nel panorama dell’atletica nazionale, con giovani talenti che emergono e ambiscono a lasciare un segno indelebile nella storia dello sport.