Nel cuore di Milano, si è ufficialmente inaugurata la “Staffetta dei Costruttori di Pace”, un’iniziativa pedagogica di ampio respiro, pensata per coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole superiori lombarde in preparazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.
Ben oltre una semplice attività preparatoria, il progetto ambisce a coltivare una cultura della pace e dell’inclusione, fornendo ai giovani gli strumenti concettuali e pratici per affrontare i conflitti con approccio costruttivo e dialogico.
Promossa dal Rotary International, la Staffetta si configura come un viaggio simbolico che attraversa diverse città lombarde, culminando a Bormio.
L’itinerario non è solo geografico, ma rappresenta un percorso di crescita personale e collettiva per i partecipanti.
Attraverso incontri stimolanti e laboratori formativi, i ragazzi avranno l’opportunità di confrontarsi con figure di spicco nel panorama sportivo e sociale.
Un elemento centrale del progetto è l’integrazione del programma “NewGen Peacebuilders”, un percorso certificativo che fornisce una solida base teorica e metodologica per la mediazione, la negoziazione e la comprensione interculturale.
Al termine del percorso, gli studenti saranno riconosciuti come “Peacebuilder” e incaricati di creare un manifesto della pace, espressione tangibile del loro impegno e delle loro riflessioni.
Questo manifesto non sarà solo un prodotto creativo, ma un veicolo di comunicazione per sensibilizzare la comunità scolastica e l’opinione pubblica sui temi della pace e della non-violenza.
La prima tappa milanese ha visto la partecipazione di relatori di grande ispirazione, testimoni di resilienza e di impegno sociale.
Vénuste Niyongabo, leggendario mezzofondista e maratoneta burundese, ha condiviso la sua esperienza come primo medagliato olimpico del suo Paese, incarnando la forza dello spirito umano di fronte alle avversità.
Claudia Giordani, iconica slalomista e protagonista della “valanga rosa” degli anni settanta, ha offerto spunti preziosi sull’importanza del lavoro di squadra e della perseveranza nel perseguimento dei propri obiettivi.
A completare il panel, Carola Francesca Mangiarotti, vicepresidente del CONI Lombardia, ha sottolineato il ruolo dello sport come potente strumento di coesione sociale e di promozione dei valori olimpici.
La Staffetta dei Costruttori di Pace si propone quindi come un’iniziativa innovativa e di grande valore educativo, in grado di formare una nuova generazione di cittadini consapevoli e responsabili, pronti a contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico.
Un investimento nel futuro, che guarda alle Olimpiadi del 2026 non solo come evento sportivo, ma come occasione per promuovere un cambiamento culturale profondo e duraturo.