mercoledì, 21 Maggio 2025
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Un Maestro della Boxe Italiana si è Fermato: Nino Benvenuti Non Solo Vincitore

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Sento ancora l’eco della sua voce, un suono che mi riconduce ai giorni più felici della mia carriera da pugile. Nino Benvenuti era un maestro, un virtuoso del ring che ci ha insegnato a trasformare la passione in arte. La sua scomparsa è come un colpo di luce che ci ricorda il significato della parola “gloria”.Ricordo quando avevo 17 anni e vinsi il mio primo titolo italiano dilettanti, Nino era là a osservarmi con gli occhi del suo cuore. Mi disse: “Questo ragazzino sarà il mio erede”. E non si sbagliava. Io e lui ci accomunavamo anche per aver vinto un’Olimpiade ciascuno. Io a Mosca, l’oro e la Coppa di miglior pugile del torneo, lui a Roma 20 anni prima.Ma cosa è stato Nino Benvenuti per la boxe italiana? Lui ha cambiato il modo di combattere. Non più solo la forza e la violenza, ma anche l’eleganza e lo stile. Ha reso famosi i nostri pugili italiani, non solo per le loro abilità, ma anche per la loro capacità di esprimere sé stessi.E lui ha cambiato anche il modo di essere un atleta. Non più solo gli allenamenti e le gare, ma anche l’arte di comunicare con gli altri, di parlare bene e farsi ammirare. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo da vicino e posso confermarlo. Lui era una persona che non si limitava a fare il suo lavoro, ma lo faceva con passione e stile.Sono stato grato per averlo come mentore e amico. Era il mio faro, la mia guida quando ero giovane e incerto. E lui mi ha fatto capire il valore della boxe non solo come sport, ma anche come strumento di comunicazione tra le persone.

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