L’evoluzione della sanità pubblica italiana sta trovando terreno fertile nell’integrazione strategica di soluzioni digitali, con risultati tangibili che ridisegnano l’esperienza del paziente e ottimizzano le risorse del sistema. Un esempio significativo di questa trasformazione è emerso dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, premiata con l’Innovazione Digitale in Sanità, un riconoscimento prestigioso promosso dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano e conferito dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso).Lungi dall’essere una semplice introduzione tecnologica, il progetto siracusano incarna un approccio olistico alla gestione dell’emergenza-urgenza, fondato su un modello innovativo e sostenibile. Il fulcro di questa riorganizzazione risiede in un sistema di tracciamento in tempo reale, accessibile a familiari e operatori, che offre una visione completa e dinamica della situazione del paziente. Questo aspetto, cruciale per la trasparenza e la comunicazione, si combina con un meccanismo automatico di segnalazione dei pazienti anziani (over 65) ai servizi territoriali, aprendo la strada a percorsi di cura personalizzati e continuità assistenziale.I dati parlano chiaro: tra luglio 2024 e marzo 2025, il progetto ha determinato una significativa riduzione del 34% nella permanenza media dei pazienti in Pronto Soccorso. Questo non solo migliora l’efficienza del servizio, ma alleggerisce anche la pressione sugli operatori e riduce il disagio dei pazienti. Parallelamente, si sono attivate oltre 4.500 segnalazioni indirizzate a servizi di cure domiciliari e palliative, dimostrando un impegno concreto verso l’integrazione dell’assistenza ospedaliera con quella territoriale, un elemento chiave per la reale centralità del paziente.Per la Fiaso, questo progetto non è solo un’iniziativa isolata, ma un vero e proprio modello di eccellenza, un faro per la sanità pubblica italiana. La sua forza risiede nella capacità di armonizzare l’innovazione digitale, la gestione avanzata dei dati, il potenziamento del personale sanitario (empowerment) e, soprattutto, la centralità del paziente. Come sottolinea il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, si tratta di un esempio virtuoso, replicabile e modulabile, in grado di portare benefici concreti a cittadini e operatori sanitari in tutto il Paese.Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, evidenzia come il progetto rappresenti un cambio di paradigma profondo, che va oltre l’adozione di un nuovo software. È una riprogettazione completa dell’approccio all’assistenza, che pone al centro i bisogni specifici di operatori, pazienti e delle loro famiglie. Questa visione incoraggia l’azienda sanitaria a perseguire costantemente questo percorso, ambendo a creare un modello di riferimento per una sanità pubblica più moderna, umana e sostenibile, un obiettivo condiviso a livello regionale e nazionale. L’esperienza siracusana apre nuove prospettive per la trasformazione digitale della sanità italiana, dimostrando come l’innovazione tecnologica, quando integrata in un approccio centrato sulla persona, possa davvero migliorare la qualità della vita e la resilienza del sistema sanitario.