05 marzo 2025 – 08:35
L’incidente di Ustica del 27 giugno 1980, in cui il DC-9 della compagnia aerea Itavia precipitò nel mar Tirreno causando la morte di 81 persone, sembra destinato a rimanere irrisolto e senza colpevoli. La procura di Roma ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione dell’ultima inchiesta sull’accaduto, confermando la teoria della battaglia aerea come causa dell’abbattimento dell’aereo. L’ipotesi di una bomba esplosa a bordo è stata esclusa.Nonostante gli sforzi della magistratura romana, non è stato possibile identificare la nazionalità dei caccia militari che si trovavano nei cieli di Ustica quella sera e che potrebbero aver contribuito all’abbattimento del velivolo proveniente da Bologna e diretto a Palermo. Le decine di richieste internazionali di collaborazione, soprattutto con Francia e Stati Uniti, non hanno portato alla luce i responsabili dell’accaduto.La mancanza di trasparenza da parte dei Paesi coinvolti ha reso difficile il lavoro investigativo delle autorità italiane, con informazioni incomplete o addirittura fuorvianti fornite durante le rogatorie. Nonostante le numerose testimonianze raccolte dai magistrati nel corso degli anni, il mistero sull’incidente di Ustica sembra destinato a rimanere irrisolto, lasciando aperti interrogativi sulla verità nascosta dietro quella tragica notte.