Mistero sulla morte di Camilla Sanvoisin a Roma: autopsia non rivela segni di violenza. Indagato il compagno per morte come conseguenza di un altro reato. Famiglia e amici in lutto, comunità in attesa di verità e giustizia.

L’autopsia condotta sul corpo di Camilla Sanvoisin, la giovane donna trovata senza vita a Roma per presunta overdose, non ha evidenziato segni di violenza o trauma che potrebbero aver causato il suo arresto cardiocircolatorio. L’esame autoptico è stato eseguito presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università Cattolica, sotto la direzione del professor Antonio Oliva. Durante l’autopsia sono stati prelevati campioni per esami tossicologici, i cui risultati saranno disponibili entro i prossimi sessanta giorni.La Procura ha aperto un’indagine su questo caso e ha iscritto nel registro il compagno della ragazza, Giacomo Celluprica, accusandolo del reato di morte come conseguenza di un altro reato. La vicenda si sta sviluppando in modo intricato e le autorità stanno cercando di fare chiarezza sulla tragica morte di Camilla.La comunità locale è sconvolta da questa notizia e si chiede cosa possa aver portato a una fine così prematura una giovane donna piena di vita. Le ipotesi e le speculazioni sono molte, ma solo l’inchiesta in corso potrà dare risposte concrete su quanto accaduto.Intanto, amici e parenti piangono la perdita di Camilla e si stringono attorno alla famiglia in questo momento difficile. La speranza è che la verità venga alla luce e che giustizia venga fatta per la giovane donna che è stata strappata troppo presto alla vita.