La Corte costituzionale spagnola ha sancito la validità, con una decisione controversa, della legge di amnistia approvata dal Parlamento spagnolo nel 2023, un provvedimento che mira a risolvere le tensioni derivanti dal tentativo di secessione catalana del 2017. La decisione, raggiunta con una maggioranza di sei giudici favorevoli contro quattro contrari, giunge a conclusione di un’intensa fase di scrutinio costituzionale, in seguito al ricorso presentato dal Partito Popolare, principale forza di opposizione di orientamento conservatore.La legge, profondamente divisiva all’interno del panorama politico spagnolo, mira a estinguere procedimenti legali pendenti a carico di figure coinvolte negli eventi del 2017, inclusi esponenti politici, attivisti e funzionari pubblici. La sua approvazione, lo scorso anno, aveva già innescato un acceso dibattito sulla separazione dei poteri, sul rispetto dello stato di diritto e sull’interpretazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, invocato all’epoca per sospendere l’autonomia catalana.La decisione della Corte costituzionale, pur ribadendo la legalità formale della legge, non risolve le complessità sottostanti. Essa rappresenta un punto di non ritorno, un tentativo di chiusura su un capitolo doloroso della storia recente spagnola, ma lascia aperte questioni di giustizia, di memoria collettiva e di riconciliazione.L’amnistia, infatti, non si limita a cancellare conseguenze penali; essa tocca la delicatezza della percezione della giustizia da parte dei cittadini, sia in Catalogna che nel resto della Spagna. Mentre i sostenitori della legge la vedono come un passo cruciale per pacificare la regione e favorire il dialogo, i critici la considerano un’ingerenza nella funzione giudiziaria, un privilegio per alcuni e un’offesa alla vittima di eventuali abusi di potere.La decisione della Corte costituzionale solleva, inoltre, interrogativi più ampi sul ruolo della giustizia in contesti di profonda polarizzazione politica e sulla capacità del sistema giuridico di bilanciare l’esigenza di riparare le ferite del passato con la necessità di garantire l’eguaglianza di fronte alla legge. L’interpretazione delle motivazioni che hanno portato alla decisione dei giudici sarà cruciale per comprendere le implicazioni a lungo termine per la stabilità politica e istituzionale della Spagna. La questione catalana, anche se attenuata dalla legge di amnistia e dalla decisione della Corte Costituzionale, rimane una ferita aperta che necessita di un processo di guarigione complesso e duraturo.