Australia:le elezioni 2024 diventano balla politica a causa dell’influenza dei dazi americani.

L’Australia sta per affrontare un momento storico nel suo futuro politico, con le elezioni previste per sabato 3 maggio. La campagna elettorale si è conclusa e ora tocca ai cittadini scegliere il loro rappresentante più credibile. Il contesto in cui si inseriscono queste elezioni è particolarmente complesso, soprattutto se consideriamo l’effetto indotto dal comportamento di Donald Trump in politica estera americana.Molti osservatori sottolineano come la scelta degli elettori potrebbe essere influenzata più dalle preoccupazioni legate alle decisioni dell’amministrazione Trump, a partire dai dazi, che da altri fattori interni. L’attuale primo ministro australiano, il laburista Anthony Albanese, sembra avere un vantaggio nei sondaggi rispetto al leader dei Liberali Peter Dutton, di cui molti critici sostengono essere troppo legato alle posizioni di Trump.Il passaggio in vantaggio del laborismo, secondo le intenzioni dei votanti, è stato sorprendente poiché sino a quando l’amministrazione Trump era stata più assertiva nel panorama internazionale, il polo liberale centrare destra aveva sempre avuto un netto vantaggio nelle proiezioni. Gli esperti ritengono che il voto sia determinato da tre macro-argomenti: dossier economici in generale, tematiche migratorie e la percezione delle influenze straniere.Una questione particolarmente delicata è quella dei rapporti con la Cina, di cui si dice che siano sempre stati tesi tra i due paesi. Non a caso gli esperti parlano spesso di tensione in quest’ambito.