venerdì, 23 Maggio 2025
MondoChagos: Accordo UK-Mauritius, tra Sovranità, Base USA e Diritto al Ritorno

Chagos: Accordo UK-Mauritius, tra Sovranità, Base USA e Diritto al Ritorno

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Un capitolo delicato e complesso si conclude, o meglio, si trasforma, nel panorama delle relazioni post-coloniali. Il Regno Unito e Mauritius siglano un accordo che ristabilisce la sovranità dell’isola sull’arcipelago di Chagos, una porzione di territorio dispersa nell’Oceano Indiano, storicamente legata all’esperienza coloniale britannica e divenuta, nel tempo, simbolo di un passato controverso. Questo gesto, apparentemente un atto di riconsegna, si intreccia però con un intricato gioco di interessi geopolitici ed economici che ne offuscano la semplicità.Il cuore della questione risiede nella base militare di Diego Garcia, l’isola principale dell’arcipelago, cruciale per la proiezione di potenza statunitense nell’Indo-Pacifico e per le operazioni militari britanniche. L’accordo, formalizzato tra il governo britannico guidato da Keir Starmer e quello mauriziano, prevede la restituzione formale della sovranità sull’intero arcipelago, ma garantisce a Londra il controllo perpetuo della base attraverso un contratto di locazione di 99 anni, rinnovabile. Questo meccanismo, apparentemente una soluzione pragmatica, non fa che riaccendere un dibattito che ha segnato la storia recente.L’esodo forzato degli abitanti delle Chagos, avvenuto negli anni ’60 e ’70 per fare spazio alla base militare, rappresenta una ferita aperta. La loro rimozione, considerata una violazione dei diritti umani e una cancellazione forzata della loro identità culturale, è stata oggetto di lunghe battaglie legali e di sentenze della Corte Internazionale di Giustizia che hanno riconosciuto la sovranità mauriziana sull’arcipelago. L’accordo, pur segnando un passo avanti verso una potenziale soluzione, non affronta esplicitamente la questione del diritto al ritorno degli esuli, lasciando in sospeso la loro speranza di ricostruire le proprie vite sulle terre ancestrali.La componente finanziaria dell’accordo, stimata in miliardi di sterline, è un altro elemento che solleva interrogativi. Mentre Londra presenta l’intesa come un gesto di buona volontà, alcuni osservatori la interpretano come un tentativo di mitigare le conseguenze politiche ed etiche della sua precedente condotta coloniale, trasformando una responsabilità morale in un investimento finanziario.In definitiva, l’accordo tra Regno Unito e Mauritius sulle Chagos non è una semplice restituzione di territorio, ma un compromesso complesso, intriso di implicazioni geopolitiche, economiche ed etiche. È un capitolo aperto, che richiede un’attenzione costante e un impegno sincero da parte di tutte le parti coinvolte per garantire una soluzione giusta e duratura, che rispetti i diritti dei popoli e contribuisca alla costruzione di un futuro più equo per tutti. Il futuro delle Chagos e dei suoi esuli rimane legato a questa delicata negoziazione, un monito costante sulle conseguenze durature del colonialismo e sulla necessità di una giustizia riparativa.

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