Alvaro Leyva, l’ex ministro degli Esteri della Colombia, ha riproposto le sue accuse contro il presidente Gustavo Petro affermando che la sua presunta dipendenza dalla cocaina rappresenta una condizione di inabilità manifesta alla carica di capo dello Stato. Leyva ha presentato una seconda lettera pubblica, diffusasi sui social e inviata anche agli ambasciatori accreditati a Bogotà affinché informino i rispettivi governi sulla situazione. In essa descrive episodi che danno conto di un agire erratico e imprevedibile del presidente non compatibile con la sua carica. Tra gli eventi citati vi sono: l’espressione di una dichiarazione sconveniente durante una conferenza stampa con il presidente tedesco Steinmeier, un presunto atteggiamento scortese tenuto nei confronti del capo cinese Xi Jinping a Pechino durante un pranzo ufficiale, e un episodio accadutosi a Firenze quando era già presidente eletto in cui richiese l’intervento della Polizia. Inoltre Leyva sottolinea che il presidente colombiano si è già pronunciato minimizzando la denuncia affermando che la sua assenza da impegni ufficiali a Parigi nel 2023 era dovuta al fatto di aver voluto visitare la figlia e i nipoti che risiedono nella capitale francese.