Il governo greco, guidato da Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato una drastica sospensione temporanea, della durata di tre mesi, dell’esame delle richieste di asilo presentate da individui provenienti dal Nord Africa e giunti in Grecia attraverso attraversate marittime. La decisione, comunicata formalmente alla Commissione Europea, riflette una risposta governativa a una situazione di crescente pressione migratoria, particolarmente accentuata sull’isola di Creta, dove gli arrivi via mare hanno superato i livelli di sostenibilità delle infrastrutture esistenti.L’annuncio, pronunciato in parlamento, segna un cambio di paradigma nella gestione dei flussi migratori da parte di Atene, segnalando una chiusura temporanea del percorso migratorio attraverso il territorio greco. Questa misura, definita dal premier come necessaria in condizioni di emergenza, mira a contenere gli arrivi e a riorganizzare le risorse per affrontare le conseguenze immediate dell’aumento degli sbarchi.Parallelamente alla sospensione delle procedure di asilo, il governo Mitsotakis ha delineato un piano a lungo termine per la gestione dei flussi migratori. Questo include la costruzione di una struttura di accoglienza chiusa e permanente sull’isola di Creta, destinata a centralizzare e ottimizzare le operazioni di gestione dei migranti a livello locale. L’iniziativa mira a fornire una risposta strutturata e controllata, riducendo al contempo la pressione sulle comunità locali e sulle risorse disponibili.Un elemento chiave della strategia greca è rappresentato dal rafforzamento della cooperazione con la Libia, un paese cruciale per l’origine delle rotte migratorie verso l’Europa. Il governo ateniese ha avviato un dialogo diplomatico con entrambe le amministrazioni libiche, sia quella riconosciuta a livello internazionale con sede a Tripoli, sia quella operante nella regione orientale del paese. L’obiettivo è quello di stabilire un quadro di collaborazione che consenta alle forze armate greche di supportare le autorità libiche nel contrasto alla partenza di imbarcazioni cariche di migranti dalle coste nordafricane.Questa strategia, che combina misure temporanee di sospensione delle procedure con investimenti a lungo termine in infrastrutture e cooperazione internazionale, riflette una valutazione governativa della situazione migratoria come una sfida complessa che richiede una risposta multidimensionale e coordinata. L’azione greca solleva interrogativi significativi sull’impatto delle politiche migratorie europee e sulla responsabilità condivisa nella gestione dei flussi migratori verso il continente.