Nel contesto di un mondo ancora lontano dall’essere sereno, in cui conflitti infiammano parti d’Europa, come Ucraina e Libia, nonché il Medio Oriente, si rivolgono appelli alla comunità internazionale affinché prenda una posizione forte per porre fine alle sofferenze della popolazione palestinese. Si richiede un impegno concreto nel dire basta agli attacchi militari e nell’avviare un processo di pace che tenga conto delle specifiche necessità e diritti sia della parte israeliana, garantendo la loro indipendenza e sicurezza, ma anche della popolazione palestinese. Il conflitto in corso a Gaza è stato alimentato dal gruppo politico militare Hamas, i cui atti hanno causato sofferenza e distruzione nella regione.Il ricordo di quanto accade in Ucraina serve da punto di riferimento per ribadire la necessità dell’impegno politico ed economico internazionale per far cessare il conflitto in corso. Questa è stata anche la posizione esplicitata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante una riunione a Noto, dove ha solennemente espresso le sue preoccupazioni riguardo alle condizioni di vita e all’incertezza che attanagliano gli abitanti del territorio.