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Sweida, Siria: Fragilità e Tensioni Riprendono a Flagellare la Regione

Nel cuore del sud siriano, la provincia di Sweida, a maggioranza drusa, continua a essere scossa da un’inquietante fragilità.
Nonostante il cessate il fuoco concordato alla fine di luglio, un accordo che mirava a placare le violenze intercomunitarie, la regione è stata nuovamente teatro di scontri armati, con un bilancio di almeno quattro vittime.
La notizia, fornita dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, evoca un quadro di profonda instabilità e persistenti tensioni.

Le radici del conflitto affondano in una complessa rete di fattori socio-economici e politici.
La regione di Sweida, tradizionalmente un rifugio di relativa calma nel contesto siriano dilaniato dalla guerra, è stata investita da dinamiche di conflitto tra la comunità drusa, seguaci di un ramo sciita dell’Islam, e le tribù beduine sunnite.
Questa divisione religiosa, sebbene in passato gestita con un equilibrio precario, è stata esacerbata dalla crisi siriana, creando un terreno fertile per la riemersione di antiche rivalità e nuove rivendicazioni.

L’intervento delle forze governative, inizialmente chiamate a ristabilire l’ordine, si è inaspettatamente complicato con l’irruzione di combattenti tribali provenienti da altre aree del paese, schierati a sostegno dei beduini.

Questo ulteriore fattore ha trasformato il conflitto locale in un microcosmo delle dinamiche più ampie che hanno lacerato la Siria per anni, coinvolgendo interessi e alleanze che vanno ben oltre le immediate contingenze regionali.
Il cessate il fuoco del 20 luglio ha rappresentato un tentativo fragile di interrompere la spirale di violenza, che aveva già causato un numero significativo di vittime, per lo più appartenenti alla comunità drusa.
Tuttavia, la tregua è costantemente minacciata da episodi isolati e riprese di ostilità, evidenziando la profonda sfiducia che permea la regione e la difficoltà di costruire un accordo duraturo.

L’ultimo episodio, che ha visto l’uccisione di tre membri delle forze di sicurezza siriane in prossimità di Tal Hadid, un avamposto strategico situato nella parte occidentale della provincia, sottolinea l’instabilità persistente.

Precedentemente, un combattente locale, originario di Sweida, era stato ucciso nello stesso luogo.
Tal Hadid, con la sua posizione elevata, rappresenta un punto cruciale per il controllo del territorio e, di conseguenza, un obiettivo conteso.

La situazione a Sweida si configura come una sfida complessa per il governo siriano e per la comunità internazionale.

La difficoltà di accesso alla provincia, combinata con la delicatezza delle dinamiche interne, rende difficile un’azione efficace per risolvere le cause profonde del conflitto e promuovere la riconciliazione tra le comunità locali.
La persistente violenza non solo aggrava la crisi umanitaria in corso, ma rischia anche di destabilizzare ulteriormente una regione già fragile e cruciale per la sicurezza regionale.

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