La Casa Bianca sta considerando un’ulteriore modifica alla sua strategia commerciale, mirata a ridurre l’impatto dei dazi sui veicoli importati e allentare gli obblighi fiscali per le aziende automobilistiche estere che operano negli Stati Uniti. Queste novità sono emerse grazie alle fonti interne al palazzo dell’amministrazione Trump, secondo cui l’obiettivo è quello di evitare la sovrapposizione delle tariffe già applicate con altre ulteriori imposte.L’intento, dunque, è quello di scongiurare il formarsi di una catena di misure restrittive commerciali che potrebbero destabilizzare il mercato auto globale e creare preoccupazioni per gli operatori del settore. La Casa Bianca ha deciso di non imporre alcune tasse sui componenti esteri utilizzati per la produzione degli autoveicoli statunitensi, cercando in questo modo di alleggerire il peso delle imposte sulla quota più sensibile della catena di fornitura del settore automobilistico.Secondo le stime ufficiali, l’obiettivo è quello di prevenire una serie di effetti perversi che potrebbero derivare dall’accatastamento di dazi e tasse sulle importazioni di veicoli. Tra questi ultimi vi sono ad esempio l’aumento dei prezzi di vendita, il calo della competitività delle aziende automobilistiche statunitensi sul mercato globale e una riduzione della domanda degli acquirenti internazionali.Tali temori sembrano però esser stati smentiti dalla Casa Bianca, la quale afferma di voler continuare sulla strada intrapresa finora. I negoziati in corso tra Washington e Bruxelles dovrebbero portare a un accordo tra le due parti per scongiurare l’applicazione dei dazi previsti sulle importazioni europee di vino, pane e formaggi.L’accordo raggiunto è stato definito come “il migliore risultato possibile”. Il presidente Trump ha infatti precisato che l’obiettivo della sua politica commerciale era sempre stato quello di creare un clima più favorevole alle esportazioni statunitensi e promuovere la crescita dell’economia americana.