domenica 3 Agosto 2025
26.7 C
Rome

Tsunami bianco in Francia: allarme droga dallo Stato Maggiore.

Il rapporto 2025 dello Stato Maggiore francese antidroga (OFast), recentemente trapelato e riportato da *Le Monde*, dipinge un quadro allarmante: un “tsunami bianco” che si abbatte sulla Francia, metafora evocativa usata dal ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, per descrivere la crisi epocale legata al traffico di stupefacenti, in particolare alla cocaina.
Lungi dall’essere un’onda passeggera, questo fenomeno emerge come una vera e propria minaccia esistenziale, capace di erodere i pilastri della sicurezza e della coesione sociale.

Il documento, classificato come riservato, svela una rete complessa e ramificata di rotte, che trascendono le tradizionali vie marittime per abbracciare una logistica sofisticata che include trasporti aerei e terrestri.
I corridoi principali si estendono dai Balcani all’Asia centrale, convertendo la Francia in uno snodo cruciale per il flusso internazionale di droga, posizionandola in una condizione di vulnerabilità senza precedenti nel panorama europeo.
L’aumento esponenziale del consumo di cocaina, sottolineato dal rapporto, è un sintomo di un mercato florido, alimentato da una produzione sempre più abbondante e da una domanda interna ostinatamente presente.

I dati OFDT del 2023 rivelano una situazione preoccupante: 3,7 milioni di adulti hanno sperimentato la cocaina almeno una volta, mentre 1,1 milioni si configurano come consumatori regolari, un dato che testimonia una normalizzazione del consumo e la sua profonda integrazione nella società.

Il “tsunami bianco” non è solo un problema di ordine pubblico, ma un fenomeno multidimensionale con implicazioni economiche, sociali e sanitarie.

Il traffico di droga finanzia organizzazioni criminali transnazionali, corrompe istituzioni e alimenta la violenza.

Le conseguenze sulla salute pubblica sono devastanti, con un aumento dei disturbi psichiatrici, delle dipendenze e delle overdose.
Il rapporto OFast evidenzia la necessità di una risposta strategica e coordinata, che coinvolga tutte le forze dello Stato e la cooperazione internazionale.
Non basta limitarsi a reprimere il traffico, ma è fondamentale affrontare le cause profonde del fenomeno: la povertà, la disuguaglianza, la mancanza di opportunità, la fragilità dei contesti sociali e la normalizzazione del consumo attraverso campagne di sensibilizzazione mirate e programmi di prevenzione basati sull’evidenza scientifica.

La metafora del “tsunami bianco” non è solo un allarme, ma un invito all’azione urgente e collettiva per arginare una marea oscura che rischia di sommergere il futuro della Francia.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -