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Ucraina: violazioni russe alla tregua pasquale, le azioni parlano più delle parole

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La dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul rifiuto di proseguire il cessate il fuoco di Pasqua si basa su dati oggettivi raccolti dal comandante in capo Syrskyi, confermando quanto già sospettato: la tregua pasquale, proposta da Vladimir Putin per dimostrare l’intenzione russa a sedare i conflitti e garantire la pace nella regione, è stata rispettata solo sulla carta.Nella notte di Pasqua, si è verificato un numero considerevole di violazioni da parte delle forze russe, tra cui l’abbattimento di un velivolo, azione questa in diretta contraddizione con le dichiarazioni ufficiali di cessate il fuoco. Le cifre raccolte confermano la natura bellica dell’accaduto: si sono verificati ben 2.935 casi di violazione del cessate il fuoco, un numero che supera ampiamente le attese.La direzione di Pokrovsk si è rivelata il fronte principale per i russi, con pesanti bombardamenti e assalti condotti senza scrupoli, seguiti da ben 812 colpi sparati con armi pesanti. Questo comportamento non rispettoso delle convenzioni internazionali è stato replicato lungo tutta la linea del fronte.Il numero di attacchi missilistici e utilizzo di droni si aggira intorno ai 1.882, tra cui oltre 950 casi di impiego di velivoli pilotati, confermando che l’intento della Russia era quello di terrorizzare la popolazione civile, sconfinando nettamente nell’ambito delle leggi internazionali in vigore.Nonostante questo, il presidente ucraino dichiarerà, nel suo post su X: “Le azioni parlano sempre più forte delle parole”, ribadendo la natura bellica del conflitto e l’impossibilità a proseguire i negoziati con un nemico che non rispetta le regole della guerra.

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