L’Uttar Pradesh, cuore pulsante dell’India centrale, è stato colpito con forza dall’ennesima ondata di piogge monsoniche, scatenando una catastrofe che ha già causato la perdita di dodici vite umane.
L’intensità delle precipitazioni, ben oltre le medie stagionali, ha determinato l’esondazione di importanti corsi d’acqua, trasformando intere regioni in un mare di fango e acqua.
Il fiume Gange, sacro e venerato, si è rivelato un vettore di distruzione, superando livelli critici a Varanasi, città di antica spiritualità e di inestimabile patrimonio culturale.
L’acqua ha invaso la città vecchia, cancellando sotto la sua superficie gli iconici 84 ghat, luoghi di culto, rituali e incontro, che ora giacciono sommersi.
Oltre trenta villaggi limitrofi sono stati completamente inondati, costringendo migliaia di abitanti all’esodo e alla ricerca di rifugio in campi di emergenza allestiti dalle autorità.
Il cuore religioso di Varanasi, il tempio Baba Shri Kashi Vishwanath, uno dei luoghi più sacri dell’induismo, ha subito danni significativi.
Le acque del Gange hanno raggiunto almeno quattordici gradini della struttura, minacciando i lavori di restauro e consolidamento architettonico che hanno caratterizzato gli anni recenti, un tentativo di preservare l’edificio per le generazioni future.
Anche il tempio di Jagannath, situato in una zona particolarmente vulnerabile, ha visto le acque del fiume lambire le sue fondamenta, suscitando preoccupazione per la stabilità dell’intera area.
La risposta delle autorità è stata immediata, con operazioni di evacuazione che hanno coinvolto più di seimila persone.
Tuttavia, la situazione rimane critica.
La folla di curiosi, attratti dalla drammaticità dell’evento, ha reso necessaria l’installazione di barricate da parte della polizia, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.
Al di là delle emergenze immediate, la catastrofe solleva interrogativi urgenti sulla gestione del rischio idrogeologico, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la protezione del patrimonio culturale e delle comunità vulnerabili in un contesto di crescente imprevedibilità meteorologica.
La devastazione in Uttar Pradesh è un campanello d’allarme che risuona in tutta l’India, richiamando la necessità di un approccio proattivo e sostenibile per affrontare le sfide poste dagli eventi climatici estremi.