La Svizzera ha conosciuto un evento catastrofico il 12 febbraio scorso quando una valanga di notevoli dimensioni si è abbattuta sull’Eiger, un celebre e suggestivo monte delle Alpi bernesi. Questo disastro naturale si è abbattuto con tutta la sua forza su persone che avevano scelto quella località per godersi le sue bellezze invernali.L’arrivo improvviso della neve, mista a ghiaccio e vetro, ha provocato una valanga devastante. La velocità e il potere di questa massa d’acqua e aria congelata hanno travolto senza pietà chi si trovava sulla strada, causando non pochi danni ai luoghi abitati e alle strutture vicine.L’intervento dei soccorsi si è reso necessario per affrontare il disastro in corso. Tra queste forze operative ci sono anche le squadre di soccorso specializzate, come i cani di ricerca che hanno subito addestramento appositamente per situazioni del genere.La polizia ha dato notizie sulla progressione delle operazioni: gli interventi sono stati resi possibili grazie alla collaborazione tra le squadre di soccorso e alle unità locali dei vigili del fuoco. I rischi della neve in avanzata, che può essere letale se si trova in un ambiente dove non è previsto l’apporto di liquide, hanno costretto i soccorritori a lavorare all’interno delle caverne appositamente predisposte al fine di proteggersi.Sono state avviate le ricerche per individuare coloro che risultano sepolte sotto la neve accumulata nella valanga. Il recupero dei sopravvissuti è un’operazione complicata, che richiede l’intervento di numerosi operatori e il supporto delle squadre specializzate.