Vienna è al centro di un’indagine di portata internazionale che ha portato alla scoperta di un deposito di armi riconducibile alle operazioni clandestine di Hamas, sollevando serie preoccupazioni per la sicurezza europea.
Il ritrovamento, avvenuto in una struttura a Vienna, è stato annunciato dal Ministero dell’Interno austriaco, il quale ha immediatamente avviato una serie di accertamenti congiunti con le autorità di altri paesi.
Le armi, composte da cinque pistole e dieci caricatori, sono state rinvenute all’interno di una valigia e sequestrate.
L’individuazione del deposito si configura come l’apice di un’indagine complessa e pluridecennale, mirata a smantellare una rete di supporto logistico e finanziario che agisce in Europa per conto di Hamas.
Le autorità austriache sospettano che il materiale rinvenuto fosse destinato a preparare attacchi mirati contro obiettivi israeliani o istituzioni ebraiche sul territorio europeo, rappresentando una potenziale minaccia alla sicurezza pubblica.
L’operazione, frutto di una collaborazione transnazionale, ha avuto un altro esito significativo: l’arresto a Londra di un cittadino britannico di 39 anni, ritenuto figura chiave nell’organizzazione e nelle attività illecite.
L’arresto a Londra suggerisce una rete più ampia e ramificata, capace di operare a livello internazionale e di sfruttare diversi paesi come base per le proprie operazioni.
La scoperta di questo deposito di armi sottolinea la capacità di Hamas di estendere la propria influenza e le proprie attività al di fuori del contesto geografico del Medio Oriente, dimostrando una volontà di colpire interessi israeliani e comunità ebraiche in Europa.
L’indagine in corso mira a ricostruire i flussi di finanziamento, a identificare i membri della rete operativa e a prevenire ulteriori azioni terroristiche.
Il Ministero dell’Interno austriaco ha enfatizzato l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo, evidenziando come la condivisione di informazioni e la collaborazione tra agenzie di intelligence siano fondamentali per contrastare efficacemente le minacce alla sicurezza.
L’evento rappresenta un campanello d’allarme per le autorità europee, che sono chiamate a rafforzare le misure di sicurezza e a intensificare i controlli per prevenire futuri attacchi.
Si ipotizza, inoltre, che il deposito di armi fosse solo una parte di un piano più ampio, e le indagini proseguono a ritmo serrato per scoprire se siano coinvolte altre persone e luoghi.







