venerdì 25 Luglio 2025
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Von der Leyen: resilienza, autonomia e nuovi partner economici.

Nell’era della transizione geopolitica e del rimodellamento delle catene di approvvigionamento globali, la resilienza economica e l’autonomia strategica emergono come imperativi ineludibili.
Durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa presso l’Università di Keio a Tokyo, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha delineato una visione pragmatica e lungimirante, sottolineando la necessità di riallacciare relazioni commerciali fondamentali, pur riconoscendo la preponderanza del commercio internazionale al di fuori dei confini statunitensi.
L’affermazione che l’87% del commercio globale si sviluppa tra nazioni diverse dagli Stati Uniti non è un dato marginale, bensì un’indicazione cruciale.
Riflette un mondo in cui l’interdipendenza economica assume forme complesse e diversificate, plasmando nuove dinamiche di potere e creando opportunità inedite.

La Presidente von der Leyen ha evidenziato come questa realtà attrae verso l’Europa un flusso costante di investitori e partner commerciali provenienti da aree geografiche strategiche.
L’elenco dei Paesi menzionati – India, Indonesia, Sud America, Corea del Sud, Canada, Nuova Zelanda – non è casuale.

Rappresenta un panorama di economie emergenti e consolidate, accomunate dalla ricerca di stabilità, crescita sostenibile e una maggiore autonomia in un contesto globale incerto.

Queste nazioni, a loro volta, aspirano a rafforzare la propria posizione nel sistema internazionale, cercando opportunità di collaborazione e investimento.
L’enfasi sulla “forgiatura della forza e dell’indipendenza” non implica un isolamento o una chiusura verso l’esterno.

Al contrario, sottolinea la necessità di costruire fondamenta economiche solide e diversificate, riducendo la vulnerabilità a shock esterni e promuovendo la capacità di adattamento.
Questa ricerca di autonomia non è un obiettivo fine a sé stesso, ma un mezzo per garantire prosperità e sicurezza a lungo termine.

La chiave per raggiungere questo obiettivo, secondo la Presidente, risiede nella collaborazione.
Il futuro economico non sarà determinato da accordi bilaterali isolati, ma dalla costruzione di partenariati strategici basati su valori condivisi, interessi comuni e un impegno reciproco per la stabilità e la prosperità.
La resilienza economica, l’innovazione tecnologica e la transizione verso un’economia verde richiedono un impegno collettivo e una condivisione di risorse e competenze che trascendono i confini nazionali.
In un mondo in rapida evoluzione, la cooperazione internazionale non è un’opzione, ma una necessità imprescindibile.

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