Morte sul lavoro, l’Italia non può continuare a nascondere la sua tragica realtà

Date:

La disastrosa situazione dei luoghi di lavoro in Italia è un fenomeno sempre più dilagante, che sta logorando le famiglie di coloro che ne hanno fatto le spese. La tragica serie di morti sul lavoro non accenna a fermarsi e ha raggiunto un livello allarmante, con 22, 51 e 38 vittime in poco tempo su una stessa strada. Questa è la dura realtà delle nostre aree industriali, dove l’immanenza della morte sembra accomunare le località di Molino di Campagna e Sant’Antonio Abate. È giunto il momento di non nascondere più questa “strage senza fine” di cui parlava la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una nota particolarmente dura.Ma come mai è ancora necessario ripetere che morire sul lavoro è inaccettabile? Non dovrebbe essere sufficiente ricordare la drammatica cifra delle vittime per farci riflettere sull’inazione del governo. I dati parlano da sé: ogni giorno sono molte le persone a perdere la vita a causa di incidenti sul lavoro, mentre il numero degli ispettori che si occupano dei controlli è sempre più ridotto. Non è possibile continuare a fare finta di non vedere una situazione così grave. Questo significa agire sull’unico fronte per cui c’è ancora tempo: aumentando la sicurezza sul lavoro, assumendo nuovi ispettori e aumentando le responsabilità dei datori e la formazione dei lavoratori.Sarebbe pure utile contrastare i fenomeni della precarietà e dello subappalto a cascata. Sono le stesse cose che fanno diventare il lavoro sempre più rischioso. Non ci possono essere priorità più urgenti di questa. Tutti devono unirsi per far qualcosa in merito, politici, istituzioni e comunità.

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

Notizie correlate
Related