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giovedì, 8 Maggio 2025
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Carabinieri scoprono un’inchiesta milionaria nel Salento

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08 maggio 2025 – 11:02

I Carabinieri forestali del Gruppo di Matera, mossi a procedere dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli, hanno condotto una rigorosa indagine volta al recupero dei fondi sottratti indebitamente da un’azienda agricola nel comune di Montalbano Jonico (Matera). L’indagine ha rivelato che il proprietario dell’azienda in questione, nell’esasperazione della propria posizione, aveva dichiarato falsamente le proprie prerogative sui terreni agricoli per percepire gli aiuti comunitari nel biennio 2018-2019. Questo comportamento ha causato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano, rendendo necessario il recupero dei fondi indebitamente percettivi che si attestano a oltre 115 mila euro.Le indagini condotte hanno messo in luce come l’azienda proprietaria dei terreni agricoli non fosse altro se non un ente pubblico, ossia l’Ismea. Ciò ha portato ad una grave incongruenza nella richiesta degli aiuti, che sono stati percezione indebitamente nell’esasperazione della propria posizione del proprietario. Questo comportamento è stato ulteriormente aggravato dall’inserimento di attestazioni false relative alla disponibilità di 40 ettari di terreno. Tali attestazioni hanno reso possibile la percezione degli aiuti, causando un grave danno all’Unione europea e allo Stato italiano, per il quale è stato necessario il recupero dei fondi indebitamente percettivi.I risultati dell’indagine condotta dai Carabinieri forestali sono stati confermati dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli. I fatti accaduti hanno portato alla constatazione che il proprietario dell’azienda, in un tentativo di arricchimento personale, ha reso impossibile la percezione degli aiuti comunitari in modo indebito. Tale comportamento ha provocato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano.La condotta del proprietario dell’azienda è stata oggetto di approfondite indagini, le quali hanno rivelato la falsità delle dichiarazioni relative alla disponibilità dei terreni agricoli e della percezione degli aiuti comunitari. Le indagini hanno anche messo in luce come l’Ismea fosse proprietaria dei terreni agricoli nonché il legittimo possessore di detti fondi.I Carabinieri forestali del Gruppo di Matera, mossi a procedere dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli, hanno condotto una rigorosa indagine volta al recupero dei fondi sottratti indebitamente da un’azienda agricola nel comune di Montalbano Jonico (Matera). L’indagine ha rivelato che il proprietario dell’azienda in questione, nell’esasperazione della propria posizione, aveva dichiarato falsamente le proprie prerogative sui terreni agricoli per percepire gli aiuti comunitari nel biennio 2018-2019.Questo comportamento ha causato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano, rendendo necessario il recupero dei fondi indebitamente percettivi che si attestano a oltre 115 mila euro. Le indagini condotte hanno messo in luce come l’azienda proprietaria dei terreni agricoli non fosse altro se non un ente pubblico, ossia l’Ismea.Ciò ha portato ad una grave incongruenza nella richiesta degli aiuti, che sono stati percepiti indebitamente nell’esasperazione della propria posizione del proprietario. Questo comportamento è stato ulteriormente aggravato dall’inserimento di attestazioni false relative alla disponibilità di 40 ettari di terreno. Tali attestazioni hanno reso possibile la percezione degli aiuti, causando un grave danno all’Unione europea e allo Stato italiano.I risultati dell’indagine condotta dai Carabinieri forestali sono stati confermati dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli. I fatti accaduti hanno portato alla constatazione che il proprietario dell’azienda, in un tentativo di arricchimento personale, ha reso impossibile la percezione degli aiuti comunitari in modo indebito.Tale comportamento ha provocato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano. La condotta del proprietario dell’azienda è stata oggetto di approfondite indagini, le quali hanno rivelato la falsità delle dichiarazioni relative alla disponibilità dei terreni agricoli e della percezione degli aiuti comunitari.Le indagini hanno anche messo in luce come l’Ismea fosse proprietaria dei terreni agricoli nonché il legittimo possessore di detti fondi. I Carabinieri forestali del Gruppo di Matera, mossi a procedere dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli, hanno condotto una rigorosa indagine volta al recupero dei fondi sottratti indebitamente da un’azienda agricola nel comune di Montalbano Jonico (Matera).L’indagine ha rivelato che il proprietario dell’azienda in questione, nell’esasperazione della propria posizione, aveva dichiarato falsamente le proprie prerogative sui terreni agricoli per percepire gli aiuti comunitari nel biennio 2018-2019. Questo comportamento ha causato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano, rendendo necessario il recupero dei fondi indebitamente percettivi che si attestano a oltre 115 mila euro.Le indagini condotte hanno messo in luce come l’azienda proprietaria dei terreni agricoli non fosse altro se non un ente pubblico, ossia l’Ismea. Ciò ha portato ad una grave incongruenza nella richiesta degli aiuti, che sono stati percepiti indebitamente nell’esasperazione della propria posizione del proprietario.Questo comportamento è stato ulteriormente aggravato dall’inserimento di attestazioni false relative alla disponibilità di 40 ettari di terreno. Tali attestazioni hanno reso possibile la percezione degli aiuti, causando un grave danno all’Unione europea e allo Stato italiano.I risultati dell’indagine condotta dai Carabinieri forestali sono stati confermati dalla Procura europea Eppo con sede a Napoli. I fatti accaduti hanno portato alla constatazione che il proprietario dell’azienda, in un tentativo di arricchimento personale, ha reso impossibile la percezione degli aiuti comunitari in modo indebito.Tale comportamento ha provocato un grave danno non solo all’Unione europea ma anche allo Stato italiano. La condotta del proprietario dell’azienda è stata oggetto di approfondite indagini, le quali hanno rivelato la falsità delle dichiarazioni relative alla disponibilità dei terreni agricoli e della percezione degli aiuti comunitari.Le indagini hanno anche messo in luce come l’Ismea fosse proprietaria dei terreni agricoli nonché il legittimo possessore di detti fondi.

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