10 maggio 2025 – 15:16
Il Comune di Napoli sta varando un ambizioso progetto di demolizione delle edicole che rappresentano un rischio significativo per la sicurezza dei cittadini e del territorio. A seguito di precise indicazioni della Prefettura, è stato emanato il piano per la rimozione di queste strutture, che richiederà un investimento di 45.000 euro stanziati appositamente per questo scopo.Giovedì e venerdì, le squadre dei vigili del fuoco si recheranno nelle vie Foria, Piave e Michelangelo Schipa per rimuovere quelle edicole che sono state segnalate come pericolose. Nella settimana successiva sarà l’edicola di via Pigna a essere smantellata.L’amministrazione comunale sta svolgendo un’accurata istruttoria su queste strutture, collaborando con i propri uffici tecnici che effettuano sopralluoghi specifici. In base alle loro indagini, vengono stabilite le priorità di rimozione per garantire la sicurezza pubblica.”Il tema delle edicole è un argomento su cui l’amministrazione comunale sta lavorando da quando siamo insediati”, dichiarò l’assessora al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato. “Ci sono due aspetti principali: da una parte la rimozione delle edicole pericolanti che hanno ricevuto segnalazioni dalla cittadinanza; dall’altra la diversificazione delle attività volte alla sopravvivenza delle edicole stesse”.”Su questo primo aspetto, l’amministrazione comunale si è fatta promotrice di un iter per comprendere come procedere in mancanza di un procedimento precostituito per le rimozioni. In passato non esisteva alcun protocollo ufficiale per la rimozione delle edicole abbandonate, quindi l’amministrazione si è dovuta occupare di strutturarne uno nuovo.”Questo iter prevede una serie di fasi: dapprima i sopralluoghi tecnici ai quali seguirà l’emissione dell’ordinanza di rimozione da parte del Suap, successivamente la rimozione stessa dei materiali da parte del patrimonio comunale e infine il recupero in danno da parte dell’abusivismo nel caso in cui il concessionario sia ancora in vita. Si è trattato, in effetti, di delineare un nuovo iter per tutelare l’interesse pubblico nella rimozione delle strutture che rappresentano rischi per la comunità”.