24 maggio 2025 – 10:10
La notte dei festeggiamenti a Napoli si è conclusa con un bilancio di violenze e danni, un quadro desolante che emerge dalla difficile combinazione di euforia popolare, sottogoverno criminale e carenze strutturali nell’ordine pubblico. Le emergenze sanitarie hanno registrato un afflusso di 39 feriti tra l’ospedale Vecchio Pellegrini e quello San Paolo, un numero che, pur parziale, riflette una realtà più ampia e complessa. Le lesioni, prevalentemente dovute a ustioni causate dall’uso incontrollato di fuochi d’artificio e colluttazioni, testimoniano un approccio sconsiderato alla sicurezza e alla convivenza. Un episodio particolarmente grave ha visto come vittima un cittadino belga, aggredito e accoltellato a via Poerio da due individui in fuga su uno scooter, un atto di violenza gratuita che ha richiesto dieci giorni di cura e solleva interrogativi sulla percezione di sicurezza in aree centrali della città.Il patrimonio artistico e urbano ha subito un duro colpo. La celebre fontana del Carciofo, icona della città, è stata vandalizzata nonostante le misure di protezione adottate dal Comune, con la ringhiera in ferro divelta in seguito a un assalto da parte di tifosi. Questo episodio mette in luce una sfida costante: conciliare l’esigenza di celebrazioni popolari con la tutela del bene comune e del patrimonio culturale.Il lavoro delle forze dell’ordine è stato intenso. I carabinieri hanno stilato un rapporto che include dieci rapine, sette aggressioni, tre feriti e il sequestro di un’arma. Questi dati, seppur parziali, evidenziano una escalation della microcriminalità e della violenza che affligge la città. Oltre alle rapine e aggressioni, si sono verificati episodi di intolleranza e vandalismo. All’esterno dello stadio Maradona, la tensione è sfociata in lanci di oggetti, con conseguenti danni a un veicolo militare. A Poggioreale, un uomo è stato vittima di una rapina con minaccia d’arma, subendo anche un colpo alla testa. A Casalnuovo di Napoli, un arresto per evasione ha interrotto i festeggiamenti, segno di una gestione detentiva che necessita di ulteriori approfondimenti.Il centro città è stato teatro di un’aggressione con coltello, che ha lasciato un giovane ferito allo zigomo, un promemoria brutale della fragilità della convivenza civile. Infine, la scoperta di veicoli modificati e di una pistola scacciacani abbandonati in piazza Nazionale rivela un mercato nero di armi e una cultura della festa spesso svicolata dai principi di legalità e rispetto.L’insieme di questi eventi disegna un quadro complesso, in cui la gioia popolare convive con la violenza, l’illegalità e la mancanza di sicurezza. È necessario un approccio integrato, che coinvolga le forze dell’ordine, le istituzioni, le associazioni e i cittadini, per affrontare le cause profonde di questa problematica e per garantire una città più sicura e vivibile per tutti. Il bilancio della notte di festa è un campanello d’allarme che richiede azioni concrete e immediate.