domenica, 4 Maggio 2025
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Treni obsoleti sulla Circumvesuviana: mancanza di attrezzature blocca il servizio.

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03 maggio 2025 – 15:18

La Commissione d’inchiesta istituita per investigare l’incidente sulla Circumvesuviana ha aperto le porte a una serie di rivelazioni che mettono in luce la vera natura dei problemi strutturali della rete ferroviaria. L’Eav, ente gestore del servizio, ha messo in evidenza come i treni sulla Circumvesuviana siano ormai dei veri e propri vetusti relitti, alcuni dei quali arrivano a contare più di quaranta anni di servizio. Nonostante l’impegno del personale e degli operatori, la mancanza di nuove attrezzature è diventata un ostacolo insormontabile per garantire il livello di affidabilità richiesto.La questione non è solo tecnica, ma anche di carattere finanziario e politico. Gli stessi treni nuovi ordinati dall’Eav si trovano impediti dai ritardi nella consegna, ritardo che ha radici profonde in una serie di eventi: dalla gara d’appalto nel 2019 al contenzioso amministrativo che ha bloccato la produzione per diciotto mesi. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno aggiunto altri due anni di stop alla produzione, rendendo i treni nuovi una promessa lontana.La burocrazia e le interruzioni nella catena di approvvigionamento non sono stati i soli ostacoli però. L’alluvione a Valencia nel 2023 ha ulteriormente ritardato la consegna dei treni, facendo slittare il progetto fino alla fine del 2027, quando altri sessantasei treni dovrebbero essere finalmente consegnati e immessi in servizio. L’Eav precisa che i primi due treni sono già a Napoli in fase di collaudo, mentre gli altri saranno consegnati entro la fine dell’anno.L’accordo con lo stabilimento produttivo in Bielorussia è stato infatti spostato a Valencia e ora l’unica speranza è che i nuovi treni ricevano l’autorizzazione di immissione in servizio dalla Anfisa, Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. Il problema è tuttavia che la sicurezza sulle ferrovie italiane dipende anche dalle normative internazionali e dai vincoli derivanti da accordi tra Stati europei.Gli operatori della rete circumpaesiana non sono responsabili dei ritardi, ma solo delle riparazioni continue. Non è un problema di personalità o abilità tecnica, ma una questione sistematica che richiede interventi a tutto campo per essere risolta.

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