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mercoledì, 7 Maggio 2025
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Truffa ai danni del Comune di Cimitile: funzionario colpito da misura cautelare per 12 mesi.

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06 maggio 2025 – 12:53

Un funzionario del Comune di Cimitile, un ente pubblico della regione Campania, è stato colpito da una misura cautelare che gli ha sospeso l’esercizio di pubblico ufficio per dodici mesi. La decisione è stata presa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura di Napoli-sezione sicurezza dei sistemi informatici, dopo un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Nola.L’uomo, 65 anni, che aveva ricoperto la carica di funzionario di elevata responsabilità nel Comune di Cimitile, è accusato di truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico, accesso abusivo a sistema informatico e falsa attestazione e certificazioni da parte di un dipendente della pubblica amministrazione. I reati contestati risalirebbero al 2023.Gli indizi raccolti durante le indagini hanno consentito di estendere la misura cautelare anche a cinque altre persone, che sono state accusate di aver attestato falsamente di essere presenti in ufficio durante il turno lavorativo assegnato. Queste persone avevano percepito regolarmente lo stipendio nonostante fossero assenti o impegnate in faccende private.Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il funzionario accusato di truffa ha sfruttato le sue competenze informatiche per manipolare il registro elettronico delle presenze e manomettere a suo vantaggio gli orari di ingresso e uscita dall’ufficio. Con questa azione, ha ingannato i propri superiori e l’ente pubblico, percependo indebitamente uno stipendio per le ore non lavorate.L’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Nola ha consentito di rilevare la presenza di un sistema di truffa complesso e articolato, che coinvolgeva più persone all’interno dell’ente pubblico. Le indagini hanno evidenziato come il funzionario accusato abbia sfruttato la sua posizione di potere per manipolare i registri informatici e ottenere vantaggio personale.La misura cautelare ha avuto l’obiettivo di bloccare le attività del funzionario e delle altre persone coinvolte, impedendo loro di continuare a percepire lo stipendio per ore non lavorate. La decisione è stata presa in base alla legge 397/2000, che stabilisce la sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio o servizio per coloro che sono accusati di reati contro l’ente pubblico.La vicenda ha sollevato numerose domande sulla gestione delle risorse pubbliche e sul controllo degli enti locali. La magistratura ha assunto un ruolo cruciale nel garantire la trasparenza e la correttezza dell’amministrazione pubblica, difendendo gli interessi della collettività e prevenendo la corruzione.

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