sabato, 24 Maggio 2025
Napoli PoliticaMafie, allarme Umbria: nessuna regione è al sicuro

Mafie, allarme Umbria: nessuna regione è al sicuro

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23 maggio 2025 – 12:08

Durante l’assemblea nazionale di Avviso Pubblico, tenutasi nel suggestivo contesto del Complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, il presidente della Commissione antimafia dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Fabrizio Ricci, ha sollevato un quadro allarmante sulla crescente pervasività delle organizzazioni criminali non solo nel Sud Italia, ma in regioni tradizionalmente considerate al di fuori della loro orbita primaria. Il convegno ha focalizzato l’attenzione sulla “nazionalizzazione” delle mafie e sul ruolo cruciale degli enti locali nella prevenzione e nella risposta a questo fenomeno in evoluzione.Lontano da una visione idilliaca, Ricci ha affermato con chiarezza che nessuna regione italiana può definirsi immune all’infiltrazione mafiosa. L’Umbria, in particolare, si rivela un terreno fertile per l’espansione criminale, come dimostrano i beni confiscati e l’aumento vertiginoso delle interdittive antimafia. La sentenza storica che ha portato a trenta condanne per associazione mafiosa, una prima assoluta per la regione, ha confermato, con forza, le preoccupazioni espresse in passato dal Giudice per le Indagini Preliminari dell’inchiesta “Quarto Passo”, che aveva descritto un processo di “mafizzazione in corso”.Ricci ha sottolineato come le mafie si siano evolute in modo sofisticato, passando da strutture gerarchiche tradizionali a modelli più fluidi e difficili da individuare, un processo magistralmente descritto dal sociologo e attivista Luigi Ciotti come il passaggio da “crimine organizzato a crimine normalizzato”. Questa normalizzazione implica un’infiltrazione capillare nei settori economici e sociali, rendendo la lotta alla mafia ancora più complessa e richiedendo un approccio olistico e collaborativo.Il presidente della Commissione ha lanciato un appello urgente e rivolto a tutte le istituzioni e alla società civile, evidenziando la necessità di una responsabilità condivisa per contrastare questa erosione della legalità e prevenire un ulteriore inabissamento del tessuto sociale. La prevenzione non può limitarsi all’azione repressiva, ma deve promuovere attivamente una cultura della legalità e dell’etica, educando le nuove generazioni e supportando le comunità vulnerabili.L’assemblea ha visto anche gli interventi di figure di spicco come Roberto Montà (presidente di Avviso Pubblico), Gaetano Manfredi (sindaco di Napoli e presidente di Anci), Isaia Sales (storico e scrittore) e Antonio Ardituro (sostituto procuratore nazionale presso la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo), offrendo prospettive diverse ma convergenti sulla gravità della situazione e sulla necessità di azioni concrete.La data dell’anniversario della Strage di Capaci ha reso ancora più significativa la celebrazione dei 29 anni dell’associazione Avviso Pubblico, un network prezioso che l’Assemblea legislativa dell’Umbria sostiene attivamente. Come ha evidenziato il presidente Montà, l’efficacia della lotta alla criminalità organizzata risiede nell’affermazione di una “legalità organizzata”, un impegno che richiede la partecipazione attiva e la collaborazione di tutti gli attori sociali, dalle istituzioni ai cittadini. La sfida, quindi, è costruire un futuro basato sulla giustizia, la trasparenza e la solidarietà, contrastando la cultura dell’illegalità e promuovendo i valori della legalità e del rispetto per la dignità umana.

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