02 maggio 2025 – 14:07
L’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (Aisf) e la Lega Navale Italiana (LNI) si uniscono per dare voce ai pazienti fibromialgici e far conoscere una patologia che colpisce circa 2,5 milioni di italiani, interessando prevalentemente il sesso femminile. Questo impegno è mosso dalla consapevolezza che la bellezza e il senso di libertà offerti dal mare e dalla vela possano aiutare a superare i limiti imposti da questa malattia cronica.Nel weekend del 10-11 maggio, le due associazioni organizzeranno attività congiunte in otto città italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fibromialgia. Sabato 10, imbarcazioni della LNI partiranno da Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Riposto con a bordo pazienti e volontari dell’Aisf e soci LNI per una giornata di formazione nautica e conoscenza sulla patologia.Domenica 11 maggio al Porto Turistico di Roma-Ostia, sede del motoraduno Moto Guzzi Roma 2025, le due associazioni saranno presenti con uno stand informativo e un simulatore di barca a vela per i visitatori più piccoli. Nello stesso giorno si terranno anche delle uscite in mare con la partecipazione dei giovani pazienti e delle famiglie seguite dall’associazione ‘Il Porto dei Piccoli’.Inoltre, a Genova e ad Alghero verranno organizzate veleggiate LNI-Aisf, quest’ultima nell’ambito della prima prova di Vento de l’alguer, campionato di vela promosso dalla sezione algherese della Lega Navale.A Siracusa la LNI si unirà ad Aisf e ad Acto Sicilia (Alleanza contro il tumore ovarico) per una giornata di sensibilizzazione in mare sulla fibromialgia e sul carcinoma ovarico, nell’ambito della quale verrà presentato anche il progetto ‘LABIA – Madri d’Amore’, che punta a offrire sostegno psicologico e legale alle pazienti oncologiche.Gli equipaggi di LNI e Aisf saliranno a bordo delle “barche della legalità” Lighea (LNI Brucoli-Augusta), Eva I (LNI Reggio Calabria), Eros (LNI Ostia), Spyros (LNI Fiumicino), Azimut (LNI Palermo), Janez, Lady Marianna e Milva (LNI Riposto).Queste barche, confiscate alla criminalità organizzata ed affidate dalla Lega Navale italiana per l’ambito della campagna ‘Mare di Legalità’, sono state intitolate alla memoria di alcune vittime della mafia e del terrorismo.
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