23 maggio 2025 – 23:13
Il cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli, eletto palcoscenico di un tributo vibrante e popolare, ha ospitato un raduno di tifosi azzurri in occasione della conquista del quarto scudetto del Napoli. Il largo dedicato a Diego Armando Maradona, figura mitologica per la fede calcistica partenopea, si è trasformato in un crocevia di passione, un luogo di aggregazione che trascende la mera celebrazione sportiva, elevandosi a simbolo dell’identità napoletana.L’affluenza, seppur inferiore a quella registrata due anni fa, quando l’assenza di una partita casalinga aveva concentrato l’entusiasmo in questa specifica location, ha comunque attestato una presenza significativa, testimoniando la sete di gioia e condivisione che anima la città. Centinaia di persone, provenienti da ogni angolo del tessuto urbano, si sono radunate sotto lo sguardo benevolo del murale che ritrae il Pibe de Oro, icona indiscussa del calcio mondiale e figura centrale nel mito del Napoli campione.Lo schermo gigante ha proiettato la contesa contro il Cagliari, ma l’attesa del triplice fischio finale si è riempita di un’energia palpabile, un misto di trepidazione e speranza. Il pubblico, trasversale per età e provenienza sociale, si è espresso in un coro spontaneo e potente, un’esplosione di appartenenza che ha risuonato tra le strette vie del centro storico. I canti, alternati tra rivendicazioni di superiorità (“La capolista se ne va”) e rielaborazioni canore di classici come “Pedro”, a loro volta espressione di un’ironia calcistica che stempera la tensione, hanno trovato eco nella suggestiva melodia di “O’ surdato nnamurato”, un inno popolare che incarna l’anima romantica e malinconica della città.Il fischio finale di Lapenna ha scatenato un’esplosione di gioia incontenibile, sigillata dall’insegna luminosa dei fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo notturno. La festa, lungi dall’essere un evento circoscritto, si è rapidamente estesa ai vicoli e alle piazze del centro, trasformandosi in un fiume di passione che scorre tra moto in festa e il tintinnio dei tappi di spumante, offerti come libagione all’entusiasmo collettivo. Questo non è solo un trionfo calcistico, ma una celebrazione profonda dell’orgoglio napoletano, un momento di aggregazione e condivisione che rafforza i legami tra la comunità e la sua storia, la sua arte, la sua identità.
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