domenica 7 Settembre 2025
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Abusivismo a Pompei: Carabinieri smascherano una falsa guida

Un’azione di controllo volta a salvaguardare l’esperienza dei visitatori e a tutelare la professionalità riconosciuta all’interno del complesso archeologico di Pompei ha portato alla luce una pratica di esercizio abusivo di attività turistica.
I Carabinieri della stazione “Posto Fisso Scavi”, impegnati in un’operazione di ampio respiro all’interno del sito UNESCO, hanno identificato un uomo di 44 anni, residente a Castellammare di Stabia, colto in flagranza mentre si offriva come guida per un gruppo di turisti provenienti dagli Stati Uniti.
L’intervento dei militari, frutto di una conoscenza approfondita del territorio e della consuetudine delle figure professionali operanti nel parco, è stato motivato dalla necessità di verificare l’identità e le qualifiche di chi si propone come interprete del patrimonio culturale.
Un controllo di routine che, in questo caso, ha rivelato una situazione di irregolarità.
L’uomo, intercettato mentre illustrava ai turisti le peculiarità storiche e artistiche del sito, non risultava iscritto né riconosciuto dagli organi competenti.

L’ispezione successiva ha permesso di rinvenire in suo possesso due distintivi contraffatti: uno recante il logo della Regione Campania e l’altro apparentemente rilasciato dal Ministero del Turismo.

Documenti, questi, giudicati falsi e sequestrati per le verifiche del caso, che ora saranno oggetto di indagine per accertare le responsabilità nella loro produzione e distribuzione.

L’episodio solleva una questione cruciale riguardante la tutela del patrimonio culturale e la garanzia di un’esperienza autentica e qualificata per i visitatori.

L’abusivismo turistico, oltre a danneggiare l’immagine del sito e a depauperare le entrate pubbliche, espone i turisti a informazioni inaccurate o addirittura fuorvianti, compromettendo la comprensione e l’apprezzamento del contesto storico e artistico.

Per mitigare il disagio dei visitatori americani, inizialmente sorpresi e disorientati dall’accaduto, è stata immediatamente garantita la prosecuzione della visita con la presenza di una guida turistica abilitata e riconosciuta, assicurando così la continuità dell’esperienza culturale e la corretta interpretazione del patrimonio pompeiano.
L’azione dei Carabinieri rappresenta un segnale forte a tutela della professionalità e della qualità dei servizi offerti all’interno del parco archeologico, ribadendo l’importanza di un controllo rigoroso e costante per contrastare il fenomeno dell’abusivismo turistico.

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