La richiesta di giustizia avanzata dall’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia di Martina Carbonaro, adolescente strappata alla vita da un atto di violenza ad Afragola, si configura come un atto di denuncia istituzionale che trascende la mera indagine sull’omicidio. La famiglia, attraverso il suo legale, ha formalmente sollecitato la Procura di Napoli Nord a individuare e deferire all’autorità giudiziaria il dirigente comunale responsabile dell’area in cui è stato ritrovato il corpo di Martina. Tale richiesta si fonda sulla gravissima omissione di vigilanza e custodia di un’area pubblica, un obbligo giuridico ineludibile per chi ne detiene la responsabilità.Il ritrovamento del corpo di Martina in un sito di proprietà comunale, ufficialmente designato come area dismessa e attualmente oggetto di un progetto di riqualificazione urbana finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rivela una drammatica carenza di sicurezza e controllo. L’assenza di recinzioni, sorveglianza e di qualsiasi sistema di interdizione ha permesso all’aggressore di condurre la giovane vittima in un luogo isolato e vulnerabile, sfruttando una totale mancanza di misure preventive. L’accusa non si limita a sottolineare la tragica conseguenza, ma punta il dito contro un sistema di governance pubblica carente, che ha permesso l’accesso incontrollato a un’area potenzialmente pericolosa. La ricostruzione degli eventi, corroborata da fonti ufficiali e dalle indagini in corso, dimostra come la totale accessibilità del sito abbia facilitato l’esecuzione del gesto violento.Questa vicenda solleva questioni cruciali relative alla responsabilità amministrativa, alla sicurezza urbana e alla corretta gestione dei fondi pubblici. Il progetto di riqualificazione, finanziato con risorse significative del PNRR, implica precise responsabilità gestionali a carico dei dirigenti comunali. La famiglia Carbonaro, attraverso la denuncia dell’avvocato Pisani, non chiede solo giustizia per Martina, ma pretende anche un’indagine approfondita sulle dinamiche interne all’amministrazione comunale di Afragola, al fine di accertare eventuali negligenze, ritardi o inadempienze che abbiano contribuito a creare un contesto di insicurezza e vulnerabilità.La richiesta di individuazione del responsabile non si esaurisce nella mera accertamento della colpa individuale, ma mira a stimolare un processo di revisione delle procedure amministrative e di rafforzamento dei controlli, affinché simili tragedie non si ripetano. L’inazione, o la negligenza, di chi detiene il potere di garantire la sicurezza dei cittadini non può rimanere impunita. Questa denuncia rappresenta un monito per l’intera comunità, esortando a una maggiore responsabilità collettiva nella tutela della vita e della sicurezza dei giovani.
Afragola, Martina Carbonaro: richiesta di giustizia e inchiesta sui responsabili comunali.
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