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venerdì 7 Novembre 2025

Afragola piange Marco Iazzetta: un lavoratore morto troppo presto.

La comunità di Afragola è addolorata per la scomparsa di Marco Iazzetta, 63 anni, figura conosciuta e rispettata nel tessuto lavorativo locale.
L’uomo ha cessato di vivere presso la Clinica Villa dei Fiori ad Acerra, a seguito di un tragico evento che lo aveva colpito il 10 settembre scorso.

La vicenda, che ha scosso profondamente la periferia napoletana, ha avuto origine in un cantiere edile nel quartiere di Scampia, dove Marco stava svolgendo le sue mansioni di operaio.
Una caduta da un’altezza considerevole, dal quarto al terzo piano della palazzina in costruzione, aveva inizialmente causato lesioni gravi, che, purtroppo, si sono aggravate nel tempo, condannandolo al decesso.

L’incidente solleva interrogativi urgenti sulle condizioni di sicurezza nei cantieri edili, un ambito spesso caratterizzato da rischi elevati e dove la prevenzione degli infortuni riveste un’importanza cruciale.

L’evento pone l’attenzione sulla necessità di un controllo più rigoroso delle procedure di sicurezza, sulla formazione adeguata del personale e sull’implementazione di misure di protezione individuali e collettive.

La perdita di Marco Iazzetta non è solo una tragedia personale, ma anche un campanello d’allarme per l’intera filiera delle costruzioni.

La sua scomparsa richiama la responsabilità di datori di lavoro, imprese e istituzioni a garantire ambienti di lavoro sicuri e a tutelare la dignità e la vita dei lavoratori.
La salma è stata trasferita al Policlinico Universitario di Napoli, dove è stata sottoposta ad autopsia per accertare con precisione le cause del decesso e ricostruire la dinamica dell’incidente.
Le indagini sono condotte dai Carabinieri della stazione Napoli Marianella, che stanno vagliando la documentazione relativa al cantiere e raccogliendo testimonianze per fare luce sulle circostanze che hanno portato alla caduta.

Il lutto che affligge la famiglia e gli amici di Marco Iazzetta è profondo.
La sua memoria resta impressa come quella di un lavoratore onesto e dedicato, la cui scomparsa prematura lascia un vuoto incolmabile e pone interrogativi pressanti sulla sicurezza e la tutela dei lavoratori nel settore edile.
La vicenda si configura come un monito per il futuro, auspicando che simili tragedie non si ripetano mai più.

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