Nel cuore del massiccio del Terminio, a cavallo tra le province di Avellino e Salerno, si è conclusa drammatica e faticosa una complessa operazione di soccorso che ha visto impegnati numerosi corpi specializzati.
Tre alpinisti, sfidando le aspre pendenze e la mutevole imprevedibilità delle vette irpine, si sono trovati in una situazione di grave pericolo mentre tentavano un percorso di arrampicata in una zona particolarmente impegnativa, nei pressi del vallone Matrunolo, nel comune di Serino.
La richiesta di aiuto è giunta nel pomeriggio, un segnale di emergenza captato grazie all’utilizzo di un’applicazione di geolocalizzazione – GeoResq – che ha immediatamente fornito alle squadre di soccorso una stima precisa della posizione dei tre alpinisti.
La tecnologia, in questo contesto, si è rivelata uno strumento cruciale per accorciare i tempi di risposta e indirizzare gli sforzi in un territorio impervio e caratterizzato da una conformazione geologica complessa, con pareti rocciose, anfratti e zone di crolli potenziali.
L’intervento, inizialmente, ha previsto il dispiegamento di unità specializzate del Nucleo Alpino e Speleologico della Campania, supportate da un elicottero dell’Aeronautica Militare decollato dalla base di Pratica di Mare.
Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse, con un rapido deterioramento del tempo che ha reso pericoloso il volo, hanno reso impossibile l’intervento aereo, costringendo a rivedere la strategia operativa.
La squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), con un’esperienza consolidata in operazioni di recupero in alta quota, ha raggiunto la zona in condizioni di scarsa visibilità, affrontando un terreno esposto e con temperature in diminuzione.
La priorità assoluta era la stabilizzazione dei tre alpinisti, la valutazione delle loro condizioni fisiche e psicologiche e la preparazione alle operazioni di recupero, che si sarebbero protratte per diverse ore.
Il recupero, condotto in condizioni di luce estremamente limitata, ha richiesto la massima coordinazione tra le diverse squadre intervenute, comprendendo anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della stazione di Serino, ciascuno con competenze specifiche per affrontare le diverse sfide poste dal terreno e dalle condizioni ambientali.
Il trasporto degli alpinisti al campo base, situato in località Campolaspierto, è stato effettuato con estrema cautela, minimizzando i rischi di ulteriori incidenti.
Questo episodio sottolinea l’importanza cruciale di una preparazione adeguata per chi intraprende attività alpinistiche in ambienti montani, così come l’efficacia dei sistemi di geolocalizzazione e la necessità di una pronta risposta da parte dei corpi specializzati per garantire la sicurezza di chi sfida la montagna.
Il Terminio, con la sua bellezza selvaggia e le sue difficoltà intrinseche, si conferma un banco di prova per l’abilità e il coraggio di chi lo esplora.






