L’inchiesta sulla tragica scomparsa di Martina Carbonaro, la giovane di 14 anni strappata alla vita ad Afragola, si intensifica con l’avvio di complesse analisi forensi sui dispositivi mobili sequestrati. La Procura di Napoli Nord, impegnata a ricostruire la dinamica dell’efferato omicidio per il quale è accusato Alessio Tucci, 19enne responsabile della morte, ha disposto il blocco e l’acquisizione dei cellulari del giovane, nonché di tutti i membri della sua famiglia, escludendoli al momento dall’iscrizione nel registro degli indagati.Questa misura, cruciale per la ricostruzione degli eventi che hanno portato alla morte di Martina, si inserisce in un quadro investigativo molto più ampio che mira a valutare la potenziale esistenza di relazioni, comunicazioni o consapevolezze che possano aver concorso, anche indirettamente, nell’evento criminoso. L’analisi dei dati contenuti nei telefoni – messaggi, chiamate, immagini, cronologie di navigazione – rappresenta una fonte di informazioni potenzialmente determinante per definire con precisione la responsabilità di Tucci e, parallelamente, per escludere o confermare eventuali coinvolgimenti esterni.Alessio Tucci, detenuto con l’accusa di omicidio pluricomposto da circostanze aggravanti e occultamento di cadavere, non ha ancora fornito una versione dei fatti pienamente aderente alla ricostruzione degli inquirenti. La sua reticenza, unita alla complessità della vicenda, rende imprescindibile il ricorso a competenze specialistiche per l’esame dei dispositivi sequestrati. In questo senso, l’avvocato Sergio Pisani, legale dei Carbonaro, ha designato l’ingegnere Lorenzo Laurato come consulente di parte, affidandogli il compito di supervisionare e interpretare i risultati delle analisi forensi.L’operazione si configura come un passo fondamentale per garantire la piena luce sulla vicenda, con l’obiettivo di accertare non solo la responsabilità diretta di Tucci, ma anche di comprendere il contesto sociale e relazionale in cui si è consumata la tragedia. L’indagine, per sua natura, solleva interrogativi profondi sulla violenza di genere, sulla fragilità delle relazioni adolescenziali e sulle dinamiche familiari che possono favorire o nascondere comportamenti devianti. La speranza è che la verità emergea, offrendo un barlume di giustizia per Martina e la sua famiglia, e contribuendo a prevenire simili tragedie in futuro. L’attenzione ora è focalizzata sulle perizie tecniche, che si preannunciano decisive per delineare il quadro completo di questa dolorosa vicenda.
Analisi Forensi sui Cellulari: Nuova Luce sulla Tragedia di Martina Carbonaro
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