La Terra dei Fuochi: un impegno continuo dell’Arma dei Carabinieri tra prevenzione, tecnologia e sinergia istituzionaleLa recente visita del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, al Comando Regione Carabinieri Forestale Campania, ha offerto un’occasione significativa per ribadire l’impegno costante e pluridimensionale delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità ambientale che affligge la cosiddetta “Terra dei Fuochi”.
Questo territorio, segnato da una drammatica congiuntura di povertà, illegalità e degrado ambientale, richiede un approccio integrato e continuativo, che vada oltre la mera repressione per abbracciare la prevenzione e la riqualificazione sociale.
La visita ha focalizzato l’attenzione sulla Control Room, un elemento cruciale della strategia operativa.
Questa struttura, finanziata grazie al contributo del Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale, Prefetto Fabio Ciciliano, funge da fulcro di coordinamento tra le diverse componenti operative: Carabinieri Forestali, Esercito Italiano, Polizia Metropolitana di Napoli e altre unità specializzate.
L’integrazione di informazioni e risorse in tempo reale consente di ottimizzare l’impiego di uomini e mezzi, reagendo prontamente alle emergenze e individuando con maggiore precisione le aree più vulnerabili.
Il dispositivo straordinario dispiegato nell’area, comprendente 1.382 pattuglie e 2.913 militari, ha effettuato verifiche mirate in comuni chiave come Giugliano, Caivano, Acerra e Marcianise, epicentri di un sistema criminale che alimenta roghi tossici e traffici illeciti di rifiuti.
L’intensità del controllo, sostenuta da un quadro normativo rafforzato dal recente Decreto-Legge sulla Terra dei Fuochi, mira a smantellare le filiere illegali che alimentano lo smaltimento clandestino.
I risultati ottenuti, presentati al Comandante Generale, testimoniano l’efficacia di un approccio sinergico e tecnologicamente avanzato.
Oltre ai 5.245 veicoli controllati, di cui 151 sequestrati per trasporto irregolare di rifiuti, le attività hanno portato all’identificazione di 7.863 persone, con conseguenti deferimenti all’Autorità giudiziaria e arresti per reati ambientali aggravati.
L’ispezione di 151 siti industriali e aziendali, con il conseguente sequestro di 72 di essi, evidenzia l’attenzione rivolta a tutte le fasi del ciclo dei rifiuti, dalla produzione alla gestione.
La lotta alla criminalità ambientale non si limita all’azione repressiva, ma comprende anche il recupero di risorse economiche derivanti dalle sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 612.000 euro.
Questo denaro può essere reinvestito in progetti di riqualificazione ambientale e sociale, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e resiliente.
Le attività straordinarie, protrattesi dal giugno 2023 al maggio 2024, hanno generato un volume significativo di controlli complessivi (6.039), sottolineando la costanza dell’impegno.
Il futuro prossimo prevede un’intensificazione dell’azione, con l’impiego di droni, tecnologie satellitari e attività di intelligence mirate, per monitorare il territorio e anticipare le prossime minacce ambientali.
La collaborazione con le altre forze di polizia e le istituzioni locali rappresenta un elemento imprescindibile per garantire la sostenibilità nel tempo degli sforzi compiuti e per costruire un futuro più pulito e sicuro per la Terra dei Fuochi.
L’auspicio è che queste operazioni possano contribuire a restituire dignità e speranza a una comunità che troppo a lungo ha subito le conseguenze di un modello di sviluppo predatorio e illegale.








