Un’operazione di vasta portata, orchestrata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella, ha inferto un duro colpo alla rete di trafficanti di sostanze stupefacenti che affligge le aree di Secondigliano e Arzano, in provincia di Napoli.
L’attività, sviluppatasi attraverso una complessa strategia di controllo del territorio e sorveglianza mirata, ha portato all’arresto di quattro individui e al sequestro di ingenti quantitativi di droga e armi, svelando un sistema organizzato di distribuzione e occultamento.
Il fulcro iniziale dell’intervento si è concentrato in una zona densamente abitata di Secondigliano, precisamente in una corte di Via del Camposanto, dove un’attenta operazione di perimetrazione ha preceduto l’arresto di Mario Cortese, 23 anni, e di sua sorella, Giulia, 20 anni.
I due, dal balcone del loro appartamento, stavano scaricando cartoni contenenti complessivamente 41 chilogrammi e 225 grammi di hashish, una quantità significativa che testimonia l’impegno nella distribuzione su vasta scala.
All’interno dell’abitazione sono state rinvenute attrezzature e materiali specifici utilizzati per la confezione e il confezionamento dello stupefacente, elementi che confermano la natura strutturata dell’attività criminale.
La madre dei due, presente al momento dell’irruzione, è stata deferita in stato di libertà per il suo ruolo nel contesto dell’indagine.
L’operazione non si è limitata a questo, ma si è estesa all’abitazione di Francesco Celentano, 27 anni, residente sempre a Secondigliano.
La perquisizione ha permesso di rinvenire una pistola Beretta modello APX, calibro 9×21, risultata oggetto di furto nel corso del 2024.
L’uomo è stato arrestato e la scoperta dell’arma, unita alla mole di droga già sequestrata, suggerisce una pericolosa convergenza tra traffico di stupefacenti e possesso illegale di armi.
Il ventaglio delle indagini si è poi ampliato ad Arzano, dove i Carabinieri hanno fatto irruzione presso l’abitazione di Emanuele Celentano, fratello di Francesco e già noto alle forze dell’ordine.
All’interno di un armadio, i militari hanno rinvenuto ulteriori 12 chilogrammi e 600 grammi di hashish, estendendo ulteriormente la portata dell’operazione e delineando una rete di collegamenti tra i diversi soggetti coinvolti.
Gli arrestati dovranno rispondere di accuse che spaziano dalla detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, alla detenzione abusiva di armi, fino alla ricettazione.
L’attività di controllo del territorio e le indagini, tuttavia, non si concludono con questi arresti, ma proseguono con l’obiettivo di identificare e assicurare alla giustizia tutti i complici e gli organizzatori di questa sofisticata rete criminale, agendo per smantellare una struttura radicata e pericolosa per la sicurezza della comunità.
L’operazione rappresenta un segnale forte nella lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga, e testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto a tali fenomeni.






