L’attività di contrasto alla criminalità organizzata, condotta con scrupolo dai Carabinieri di Nola, ha portato all’arresto di una donna polacca di 40 anni, insospettabile figura nel complesso tessuto delle attività illecite che affliggono il territorio campano.
L’evento, consumatosi lungo la trafficata strada provinciale in direzione Nola, ha svelato un tentativo di contrabbando su larga scala, con il sequestro di una quantità ingente di sostanza stupefacente.
L’attenzione dei militari, impegnati in un controllo del traffico durante l’ora di punta, è stata immediatamente catturata da un comportamento anomalo: l’auto condotta dalla donna, una volta individuata la pattuglia, manifestava un’accelerazione brusca, un tentativo disperato di sottrarsi al controllo.
Questo segnale, inequivocabile sintomo di attività illecite in corso, ha immediatamente innescato una sequenza di azioni mirate a garantire l’arresto e il sequestro della merce.
La perquisizione del veicolo, successivamente effettuata, ha rivelato un carico significativo di cocaina di elevata purezza, confezionata in venti panetti sottovuoto, per un peso complessivo di 23 chilogrammi e 200 grammi.
Si tratta di una quantità considerevole, calcolata per saturare le dinamiche distributive di diverse piazze di spaccio operanti nella provincia di Napoli e potenzialmente in aree limitrofe.
La sostanza, presumibilmente ancora in fase di preparazione per la successiva diluizione e confezionamento in dosi vendibili, suggerisce un coinvolgimento della donna in un ruolo di spicco nella filiera dello spaccio, probabilmente come corriere di un’organizzazione più ampia.
L’arresto, eseguito con precisione e rapidità, testimonia l’efficacia delle strategie di controllo del territorio implementate dalle forze dell’ordine e la loro capacità di intercettare flussi illeciti.
La donna, attualmente detenuta presso il carcere di Salerno, attende il processo e dovrà rispondere delle accuse relative al traffico internazionale di stupefacenti.
L’episodio ripropone, inoltre, la questione della crescente internazionalizzazione delle attività criminali, con individui provenienti da altre nazioni coinvolti in circuiti di distribuzione della droga che minano la sicurezza e la legalità del territorio italiano.
Le indagini sono in corso per accertare i collegamenti della donna con i vertici dell’organizzazione criminale e per ricostruire l’intero percorso del carico di cocaina, dalla sua origine al suo presunto destinatario finale.
