sabato 2 Agosto 2025
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Arzano, investita ucraina: fuga, depistaggio e patente scaduta

Arzano, periferia napoletana, teatro di un drammatico episodio che evidenzia la persistenza di comportamenti irresponsabili e la loro conseguente ripercussione sulla sicurezza urbana.

Un pedone, cittadina ucraina, è stato investito da un veicolo in una via trafficata, in un gesto di fuga che trascende la mera violazione del codice della strada, configurandosi come un atto di abbandono che aggrava ulteriormente la gravità del sinistro.
Immediato l’intervento della Polizia Locale, guidata dal Comandante Biagio Chiariello, che ha prontamente attivato il protocollo di sicurezza, delimitando l’area e richiedendo l’intervento del 118.

La vittima, in stato di sofferenza acuta, è stata trasportata in ospedale con una prognosi che lascia presagire un ricovero prolungato.

Le indagini, condotte con metodo e tempestività, hanno sfruttato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza cittadino, permettendo di identificare il veicolo coinvolto: una Fiat 600 rosso, immediatamente individuata come potenzialmente collegata all’incidente.
La ricerca si è concentrata in direzione Secondigliano, una delle aree più densamente popolate e marginalizzate della città.
La collaborazione sinergica con la Polizia Locale di Napoli ha permesso di rintracciare l’intestatario del veicolo, un individuo residente proprio nel quartiere di Secondigliano, spesso etichettato come “terzo mondo” a causa delle sue complesse dinamiche sociali ed economiche.

Durante l’interrogatorio, l’uomo ha fornito informazioni incongruenti sulla posizione dell’auto.
La successiva perquisizione ha rivelato una Fiat 600 parcheggiata in un box destinato alle riparazioni.

L’auto era in fase di preparazione per una riverniciatura, un tentativo disperato di cancellare le tracce visibili dell’incidente e di ostacolare le indagini.

Il tentativo di depistaggio, unito alla confessione dell’investitore, ha consolidato l’accusa di omissione di soccorso e lesioni colpose.
L’analisi più approfondita ha rivelato ulteriori irregolarità: l’assenza di copertura assicurativa e la scadenza della patente di guida dell’uomo, aggravando ulteriormente la sua posizione giuridica.

Contestualmente sono state rilevate violazioni del codice della strada per un ammontare di seimila euro.

Questo episodio, purtroppo, non è un caso isolato e sottolinea la necessità di rafforzare i controlli, promuovere una cultura della responsabilità e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del rispetto delle norme del codice della strada e della solidarietà umana.
La gravità del reato, l’evidente tentativo di depistaggio e le conseguenze sulla vittima, richiedono un approccio rigoroso e una risposta giudiziaria esemplare.

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