L’Autonomia Locale Infranta: Burocrazia, Norme Obsolete e la Richiesta di un Nuovo Patto con lo StatoUn quadro allarmante emerge dal recente Forum Asmel, a Napoli, che ha messo a fuoco le sfide che affliggono le amministrazioni comunali italiane. Un’indagine condotta da Noto Sondaggi su un campione rappresentativo di sindaci rivela come l’eccessiva complessità normativa, più che la cronica carenza di risorse, rappresenti l’ostacolo principale all’efficienza amministrativa. L’80% dei primi cittadini intervistati percepisce una diretta correlazione tra la farraginosità delle leggi e una riduzione della trasparenza, con il rischio di allontanare figure professionali qualificate e innovative, fondamentali per lo sviluppo locale.La problematica non si limita alla mera inefficienza. L’86% dei sindaci denuncia come l’eccessivo carico burocratico imposto dagli enti finanziatori generi ritardi significativi nell’esecuzione degli appalti e nei pagamenti agli esecutori, compromettendo la capacità delle amministrazioni di realizzare progetti cruciali per il territorio. La riflessione di Sabino Cassese, già giudice emerito della Corte Costituzionale, offre una prospettiva più ampia: la proliferazione di norme spesso obsolete, le interpretazioni divergenti e la loro continua evoluzione costituiscono un ostacolo non solo per i cittadini e le imprese, ma anche per i governanti a tutti i livelli. Cassese, richiamandosi all’esperienza francese, suggerisce un cambio di paradigma, un superamento di schemi consolidati che vedono il rapporto tra istituzioni e territorio come immutabile, a favore di un’organizzazione delle istituzioni più aderente alle reali esigenze della società.Francesco Pinto, Segretario generale di Asmel, sottolinea come l’associazione rivendichi un profondo cambiamento nel rapporto tra enti locali e governo centrale. Il Testo Unico degli Enti Locali, risalente al 2000, è stato ampiamente modificato da successivi provvedimenti, rendendo necessaria una riforma organica, condivisa e non imposta dall’alto. Asmel si propone come interlocutore attivo, portavoce di oltre 4600 enti locali, raccogliendo e rappresentando le loro reali necessità.L’associazione ha commissionato una ricerca all’Università Bocconi, volta a mappare e ridurre gli oneri amministrativi. L’obiettivo è passare dalle mere proteste a proposte concrete e scientificamente fondate, in grado di fornire soluzioni misurabili e verificabili.Il forum ha anche affrontato il tema del decreto della Regione Campania relativo ai finanziamenti per la rete stradale locale, con l’obiettivo di agevolare l’iter amministrativo per i 181 enti beneficiari. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Autorità di Gestione FESR Campania, evidenzia l’importanza di un confronto operativo per accelerare gli interventi infrastrutturali.In definitiva, la richiesta che emerge con chiarezza è quella di un nuovo patto tra Stato e enti locali, un patto basato sulla semplificazione, l’autonomia e la responsabilizzazione, volto a restituire alle comunità la capacità di costruire il proprio futuro. Un futuro che, inevitabilmente, passa per la demolizione di un sistema normativo obsoleto e per la costruzione di un modello di governance più efficiente e partecipativo.
Autonomia Locale a Rischio: Burocrazia e Richiesta di Riforma
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