La tragica vicenda di un paziente deceduto presso l’ospedale Moscati di Avellino, dopo un percorso di degenza segnato da complicanze post-operatorie, ha innescato un’indagine giudiziaria di ampio respiro. Il decesso, verificatosi l’11 giugno successivo al ricovero del 20 maggio, ha generato interrogativi profondi sulle dinamiche assistenziali e sulle possibili responsabilità professionali. L’inchiesta, avviata dalla Procura di Avellino, si concentra su un quadro di eventi avvolti in una densa coltre di incertezze, che richiedono un’analisi meticolosa e multidisciplinare.Le indagini, delegate ai Carabinieri, nascono dalla formale denuncia presentata dai familiari del paziente, i quali esprimono legittimi dubbi in merito alla gestione clinica e alla qualità delle cure prestate. Il pubblico ministero Cecilia De Angelis ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati di diciassette dipendenti dell’azienda ospedaliera, un atto che, pur mantenendo la presunzione di innocenza, segnala la gravità delle accuse e la necessità di un’approfondita verifica.Le ipotesi di reato formulate, omicidio colposo e responsabilità in ambito sanitario per morte o lesioni personali, riflettono la complessità della situazione e la possibilità che errori o negligenze abbiano contribuito al tragico epilogo. La vicenda solleva, in particolare, questioni cruciali relative alla corretta diagnosi, alla scelta delle terapie, alla gestione delle complicanze post-operatorie e alla comunicazione con i pazienti e i loro familiari.Al fine di accertare con la massima oggettività le cause del decesso, il pubblico ministero ha affidato ad un collegio di esperti un’autopsia, un esame post-mortem di fondamentale importanza per ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla morte del paziente. La perizia dovrà analizzare dettagliatamente le condizioni cliniche del paziente, i trattamenti ricevuti e identificare eventuali fattori contribuenti al decesso.Le conclusioni del collegio di consulenti, che saranno depositate entro sessanta giorni, costituiranno un elemento chiave per l’evolversi delle indagini. Saranno esaminate attentamente per determinare se vi siano state violazioni delle linee guida mediche, errori di giudizio, negligenze o omissioni che abbiano compromesso la salute del paziente e portato al suo decesso.L’inchiesta rappresenta un monito per l’intera comunità medica, evidenziando l’importanza della formazione continua, dell’aggiornamento professionale, del rispetto dei protocolli sanitari e della trasparenza nella comunicazione con i pazienti. La vicenda pone l’accento sulla necessità di garantire la sicurezza del paziente, tutelare il diritto alla salute e assicurare che ogni operazione chirurgica sia eseguita nel rispetto dei più alti standard di qualità e professionalità. La ricerca della verità e la responsabilizzazione, laddove necessarie, si configurano come imperativi morali e giuridici per onorare la memoria del paziente e ristabilire la fiducia nell’intero sistema sanitario.
Avellino, indagine sulla morte di un paziente al Moscati
Pubblicato il
