L’attività bradismica in corso nei Campi Flegrei, recentemente intensificata da un evento sismico di magnitudo 4.6, ha causato un significativo movimento di versante a Bacoli, nei pressi dell’isolotto di Pennata. L’episodio, avvenuto in un contesto di monitoraggio costante, ha generato un cedimento del costone roccioso, manifestando la vulnerabilità del territorio flegreo e la sua continua risposta alle pressioni tettoniche e magmatiche sottostanti.Fortunatamente, l’evento si è verificato in un giorno feriale, con una ridotta presenza di persone nella zona, minimizzando il rischio di coinvolgimento diretto. L’affluenza, significativamente inferiore rispetto ai fine settimana, ha contribuito a evitare potenziali situazioni di pericolo. La tempestività dell’intervento del Centro Coordinamento Soccorsi, presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha permesso una valutazione immediata della situazione e l’attivazione delle procedure di sicurezza necessarie.L’evento bradisico, caratterizzato da una lenta e progressiva deformazione del suolo, è un fenomeno complesso e intrinsecamente legato alla geologia unica dei Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica attiva. La sequenza sismica che lo accompagna, sebbene non sempre di forte intensità, evidenzia la continua presenza di magmi e fluidi caldi in profondità, che interagiscono con le rocce circostanti, generando instabilità e movimenti franosi. La zona di Bacoli, in particolare, presenta una geologia complessa, con depositi vulcanici alternati a rocce sedimentarie, che rendono il terreno particolarmente suscettibile a fenomeni di frana.Al momento, non sono state riportate segnalazioni di danni significativi nella città di Napoli, ma la situazione rimane sotto stretta osservazione. Le autorità competenti stanno conducendo ulteriori indagini per valutare l’estensione del cedimento e monitorare l’evoluzione del fenomeno. È fondamentale che la popolazione sia costantemente informata sui rischi sismici e vulcanici che caratterizzano il territorio flegreo e che siano adottate misure di prevenzione e mitigazione del rischio, come l’implementazione di sistemi di allerta precoce e la pianificazione di piani di evacuazione. La gestione di un territorio attivo come quello dei Campi Flegrei richiede una collaborazione sinergica tra istituzioni, ricercatori e cittadini, al fine di garantire la sicurezza e la resilienza della comunità. La comprensione dei processi geologici in atto e l’adozione di strategie di adattamento a lungo termine sono essenziali per la sostenibilità del territorio e la tutela del patrimonio culturale e ambientale che esso custodisce.
Bacoli: Movimento del versante dopo il sisma nei Campi Flegrei
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