Un tragico episodio ha scosso la tranquillità di un’area tra Pollena Trocchia e Sant’Anastasia, in cui un bambino di dieci anni ha riportato ustioni gravi alle gambe a seguito di un inaspettato incendio.
La dinamica, come riportato dal deputato Francesco Emilio Borrelli, ha coinvolto un’autovettura posteggiata abusivamente su un marciapiede di via Mazzini, presumibilmente in fase di riparazione presso un’officina informale.
La situazione evidenzia un problema strutturale di illegalità e mancanza di controllo del territorio.
L’auto, secondo la testimonianza della madre del bambino, era stata abbandonata in quella posizione da un’officina che opera in maniera illegale, occupando impropriamente il suolo pubblico con veicoli in lavorazione.
Questa pratica, diffusa in diverse aree periferiche, rappresenta una violazione delle normative urbanistiche e mette a rischio la sicurezza dei pedoni.
L’incendio, le cui cause sono al vaglio degli inquirenti, si è propagato rapidamente, raggiungendo il giovane pedone che si trovava a passare di lì.
Il bambino è stato immediatamente trasportato al Santobono di Napoli in condizioni critiche, stabilizzato e ricoverato in codice rosso, senza che al momento sembri sussistere pericolo di vita.
L’episodio solleva interrogativi pressanti sulla responsabilità delle autorità locali nel contrasto a queste attività abusive.
La denuncia presentata dalla madre del bambino, e l’intervento del parlamentare Borrelli, che da tempo denuncia l’occupazione illecita del suolo pubblico da parte di officine e rimesse non autorizzate, aprono un’indagine che mira a verificare le procedure di controllo e le eventuali omissioni che hanno consentito la persistenza di questa situazione di pericolo.
La vicenda, oltre alla gravità delle conseguenze fisiche per il bambino, rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare i controlli, sanzionare severamente i trasgressori e riqualificare gli spazi pubblici, garantendo la sicurezza e la vivibilità del territorio per tutti i cittadini.
L’episodio, infatti, evidenzia una problematica più ampia che riguarda la gestione del territorio e la tutela della sicurezza pubblica, richiedendo un intervento coordinato tra le forze dell’ordine, le amministrazioni comunali e le autorità giudiziarie.