Un evento delicato ha interrotto la quiete delle acque cilentane questa mattina, coinvolgendo un infante di diciotto mesi a bordo di un’imbarcazione da diporto. L’episodio, verificatosi in prossimità di Camerota, nel cuore dell’area protetta di Porto degli Infreschi, ha rapidamente mobilitato le risorse di soccorso marittimo. Il natante, impegnato in un’esperienza di svago familiare proveniente dalla regione campana, è stato teatro di un improvviso e inspiegabile malore che ha colpito il piccolo passeggero.La prontezza del comandante dell’imbarcazione, che ha immediatamente allertato la sala operativa della Capitaneria di Porto di Palinuro, si è rivelata cruciale per una risposta tempestiva. La Capitaneria, guidata dalla Tenente di Vascello Samantha Losito, ha dispiegato una motovedetta in ausilio, che ha raggiunto con sollecitudine l’imbarcazione in navigazione. La motovedetta ha proceduto a trasferire il bambino a bordo, garantendo la massima cura e sicurezza durante il trasferimento verso il porto di Marina di Camerota.L’arrivo della motovedetta al porto è stato accolto da un’ambulanza del 118, pronta ad assumere l’assistenza medica del piccolo. Il personale sanitario ha provveduto a trasportare il bambino presso l’ospedale Immacolata di Sapri, dove è stato sottoposto a una serie di esami diagnostici approfonditi e a terapie di supporto. Le prime valutazioni mediche indicano che, fortunatamente, il bambino non versa in pericolo di vita, sebbene la causa del malore rimanga al momento da accertare.L’intervento coordinato della Guardia Costiera di Palinuro e del 118 testimonia l’efficienza del sistema di soccorso marittimo, volto a garantire la sicurezza dei bagnanti e dei turisti che frequentano le coste cilentane. La rapidità della risposta, unita alla professionalità degli operatori, ha contribuito a gestire un’emergenza potenzialmente grave, preservando il benessere del piccolo coinvolto e rassicurando la sua famiglia. L’episodio solleva inoltre interrogativi sulla sicurezza dei bambini a bordo di imbarcazioni, rimarcando l’importanza di protocolli rigorosi e di una costante vigilanza.