La recente vicenda che ha coinvolto Valentina Pitzalis ha innescato un acceso dibattito e un confronto tra la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi e l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per Biologi (ENPAB), sollevando interrogativi cruciali sul ruolo, le competenze e i limiti di quest’ultimo.
L’incidente, tragicamente legato ad un tentato femminicidio, ha portato a un commento sui social media da parte del Presidente dei Biologi, Vincenzo D’Anna, e a una conseguente reazione da parte dell’ENPAB, che ha espresso disapprovazione per la presunta incompatibilità del commento con i principi fondamentali di rispetto, dignità e tutela della persona.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi, con una nota formale, ha espresso profonda preoccupazione per l’involontaria escalation della polemica, che rischia di offuscare l’attività primaria dell’ENPAB e di allontanarla dalle reali esigenze della categoria dei biologi.
La Federazione, pur riconoscendo l’importanza di un clima di sensibilità e rispetto nei confronti di ogni individuo, ha sottolineato che l’intervento dell’ENPAB in questioni di natura privata e sensibile come quella riguardante la signora Pitzalis, risulta fuori luogo e potenzialmente dannoso per la sua immagine e per la fiducia che i biologi ripongono nell’ente previdenziale.
La polemica ha portato alla luce una più ampia riflessione sul ruolo dell’ENPAB, un’istituzione nata per garantire la previdenza e l’assistenza ai professionisti biologi, ma che si trova oggi ad operare in un contesto sociale sempre più complesso e interconnesso.
La Federazione ha ribadito che l’ENPAB dovrebbe concentrare le proprie risorse e il proprio impegno sulla gestione efficiente dei fondi previdenziali, sull’erogazione di servizi di assistenza e formazione professionale, e sulla promozione della crescita e dello sviluppo della professione biologica.
È essenziale, secondo la Federazione, che l’ENPAB si focalizzi sull’ottimizzazione dei processi interni, con l’obiettivo di eliminare le lunghe attese e le inefficienze che spesso gravano sui biologi, migliorando così la qualità del servizio offerto.
La dirigenza dell’ENPAB, in gran parte composta da donne, è chiamata a dimostrare leadership e competenza, concentrandosi sulle questioni che direttamente impattano sulla vita professionale e previdenziale dei biologi.
Il Presidente D’Anna, prendendo atto delle critiche, si è personalmente scusato con Valentina Pitzalis, un gesto che testimonia la volontà di chiudere definitivamente la vicenda e di evitare ulteriori fraintendimenti.
La speranza è che questo episodio possa costituire un’occasione di riflessione per tutti gli attori coinvolti, al fine di rafforzare il dialogo, migliorare la trasparenza e riaffermare l’importanza di un’azione istituzionale coerente con le finalità e le competenze dell’ENPAB.
La priorità resta garantire un servizio previdenziale efficiente e un supporto concreto per i biologi, preservando al contempo l’integrità e la credibilità dell’intera categoria professionale.








