lunedì 20 Ottobre 2025
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Campania: Città Sofferenti, Urge Transizione Ecologica

Campania: Un’analisi impietosa sulla qualità della vita urbana e un appello alla transizione ecologicaIl rapporto “Ecosistema Urbano 2025” di Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, dipinge un quadro desolante per i capoluoghi di provincia campani.
La fotografia che emerge è quella di città gravate da criticità ambientali consolidate, con performance che si contraggono inesorabilmente.

Napoli, in particolare, si posiziona tristemente al penultimo posto nella classifica nazionale, confermando la sua difficoltà nell’affrontare le sfide ambientali, mentre Caserta si attesta in coda, con un risultato particolarmente preoccupante.
Salerno fatica a migliorare, restando in posizioni basse, mentre Avellino mostra un segnale positivo, anche se fragile.

Benevento, invece, subisce un arretramento significativo.

Questo scenario allarmante non è un’anomalia campana, ma riflette una tendenza diffusa in molte città italiane, dove la transizione ecologica, pur avviata, sembra procedere a rilento.

La presenza di numerosi cantieri dedicati alla sostenibilità è incoraggiante, ma la loro efficacia dipenderà dalla capacità di tradurli in azioni strategiche e coerenti con l’imperativo della crisi climatica.

Non basta realizzare infrastrutture; è fondamentale che queste siano concepite come parte di un piano complessivo di rigenerazione urbana, capace di rispondere alle specifiche esigenze del territorio.

Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, sottolinea la necessità di approvare strumenti normativi innovativi che facilitino la trasformazione delle città in modo sostenibile.

Un approccio prioritario deve essere la riqualificazione delle periferie, con interventi mirati a creare spazi comuni vivibili: aree pedonali, piste ciclabili, percorsi scolastici protetti e, soprattutto, un’infrastruttura verde diffusa.

La forestazione urbana, con la piantumazione di alberi e arbusti, non è solo un elemento estetico, ma uno strumento essenziale per mitigare le ondate di calore, migliorare la qualità dell’aria e creare corridoi ecologici che favoriscano la mobilità dolce e la connessione tra le diverse aree della città.
La bellezza, in questo contesto, non è un optional, ma una leva potente per stimolare il cambiamento e migliorare la qualità della vita.
La decarbonizzazione delle città non deve essere percepita come un onere, ma come un’opportunità di riscatto e di responsabilizzazione per i cittadini.
È fondamentale coinvolgere attivamente le comunità locali nel processo decisionale, ascoltando le loro esigenze e valorizzando le loro conoscenze.

Solo attraverso una partecipazione democratica e condivisa sarà possibile realizzare interventi che rispondano veramente ai bisogni reali e che promuovano un modello di sviluppo urbano più equo e sostenibile.

Il rapporto evidenzia anche la persistente emergenza dello smog.

Nessuna delle città capoluogo riescono a rispettare i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la qualità dell’aria, un dato allarmante che richiede interventi urgenti e mirati.
La concentrazione di biossido di azoto (NO2), particolato sottile (PM10 e PM2,5) e ozono (O3) rimane un problema cruciale per le amministrazioni, richiedendo un impegno costante per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.
Napoli, pur mostrando un leggero miglioramento nel dato del biossido di azoto rispetto all’anno precedente, resta in una situazione critica.
Nonostante l’assenza di superamenti dei limiti normativi per il PM10, i valori medi registrati in città come Caserta, Napoli e Salerno rimangono elevati, a testimonianza della persistente pressione inquinante.

Infine, l’inefficienza delle reti idriche, con perdite elevate in diverse città, aggrava ulteriormente la situazione, sprecando risorse preziose e aumentando i costi per i cittadini.

L’intervento su questo fronte è imprescindibile per garantire un uso più responsabile delle risorse idriche e ridurre l’impatto ambientale.

La sfida è complessa, ma l’opportunità di costruire città più verdi, più sane e più vivibili è troppo importante per essere ignorata.

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