Le prossime elezioni regionali in Campania rappresentano un momento cruciale per la comunità campana, un’occasione per una riflessione approfondita non solo sull’operato degli ultimi anni, ma anche per delineare un orizzonte di sviluppo più equo e sostenibile.
Questa riflessione, come sottolineato dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la visita al Parco Archeologico di Aeclanum, in collaborazione con il Ministro Giuli, deve necessariamente focalizzarsi sulla persistente marginalizzazione delle aree interne.
La questione non è meramente una disattenzione amministrativa, ma un problema strutturale che affonda le sue radici in dinamiche complesse.
Lo spopolamento, la carenza di infrastrutture adeguate, la difficoltà di accesso ai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e la limitata offerta di opportunità lavorative hanno contribuito a un progressivo declino economico e sociale di queste zone, spesso ricche di patrimonio culturale e naturale inestimabile.
L’eredità storica, la conformazione geografica impervia e la fragilità dei sistemi economici locali hanno reso le aree interne particolarmente vulnerabili alle dinamiche globali e alle politiche di sviluppo che, spesso, hanno privilegiato i poli urbani e le aree costiere.
Questo squilibrio territoriale non è solo ingiusto, ma compromette la coesione sociale del Paese e limita il potenziale di crescita complessiva.
Le elezioni regionali offrono l’opportunità di riorientare le politiche, promuovendo interventi mirati e innovativi.
È necessario un approccio integrato che combini investimenti in infrastrutture digitali e fisiche, sostegno alle piccole e microimprese, promozione del turismo sostenibile e valorizzazione delle risorse locali, in particolare quelle legate all’agricoltura di qualità, all’artigianato e alla cultura.
La riscoperta e la promozione del patrimonio storico-artistico, come testimoniato dal sito archeologico di Aeclanum, possono diventare motore di sviluppo economico e sociale, generando occupazione e attirando visitatori.
Parallelamente, è fondamentale sostenere la natalità e l’insediamento giovanile, incentivando la creazione di servizi e opportunità che rendano la vita nelle aree interne più attrattiva.
Un ripensamento radicale delle politiche di sviluppo rurale e montana, con un forte coinvolgimento delle comunità locali, è essenziale per invertire la tendenza allo spopolamento e garantire un futuro sostenibile per le aree interne campane.
Le prossime elezioni rappresentano un banco di prova per la classe politica regionale, chiamata a dimostrare di aver compreso l’urgenza e la complessità di questa sfida.
L’attenzione dei cittadini, sensibile alle disuguaglianze territoriali e alla ricerca di un futuro più equo, sarà determinante per orientare le scelte future.