martedì 5 Agosto 2025
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Campania fuori dal Piano Rientro: Scontro tra Regione e Ministero

La complessa e delicata questione relativa all’uscita della Regione Campania dal Piano di Rientro sanitario continua ad alimentare un acceso dibattito, con il Ministero della Salute che interviene per chiarire la situazione e respingere accuse di strumentalizzazione politica.
La nota ufficiale del Ministero, in risposta alle recenti dichiarazioni del Presidente Regionale, pone l’accento sulla rigorosa aderenza a criteri tecnici e documentati, sottolineando come qualsiasi narrazione che qualifichi la procedura come “delinquenza politica” sia infondata e lesiva del lavoro congiunto tra Regione, Ministero dell’Economia e Finanze (Mef) e, appunto, il Ministero della Salute.
Il percorso di uscita dal Piano di Rientro, lungi dall’essere un processo discrezionale, si articola secondo un quadro normativo preciso e analogamente gestito rispetto ad altre regioni come Liguria e Piemonte.
Non esiste, ad oggi, una procedura formalizzata per la conclusione del Piano, bensì l’imperativo rispetto di stringenti condizioni, sia in termini economici che, crucialmente, in termini di garanzia dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La Regione Campania ha dimostrato, come confermato durante il tavolo di verifica del 4 agosto, di aver conseguito e mantenuto l’equilibrio di bilancio, un presupposto essenziale ma non sufficiente per l’esito positivo.
La richiesta formale di uscita dal Piano, avanzata dalla Regione nel febbraio 2024, ha innescato una serie di verifiche e valutazioni approfondite.
Durante l’incontro del 9 aprile 2024, è stato richiesto alla Regione un Piano Operativo dettagliato, volto a superare obiettivi specifici precedentemente individuati.

Le verifiche successive, inclusa quella del 10 luglio 2024, hanno evidenziato progressi significativi in aree cruciali come la rete delle cure palliative, la rete dei punti nascita e la rete senologica.
Tuttavia, persistono criticità rilevanti che impediscono l’approvazione definitiva dell’uscita dal Piano.

Il mancato raggiungimento delle soglie minime per gli screening mammografici e colon-rettali, unita a un ritardo inaccettabile nella copertura della rete residenziale per anziani – un indicatore che posiziona la Campania agli ultimi posti a livello nazionale – rappresentano ostacoli insormontabili.
Questi deficit compromettono la capacità della Regione di garantire un’assistenza sanitaria adeguata e paritaria per tutti i cittadini.
Consapevole delle difficoltà incontrate, il Ministero della Salute ha manifestato la disponibilità a una rimodulazione degli obiettivi legati alla rete residenziale per anziani e a una dilazione dei tempi del programma operativo.
Questa flessibilità, tuttavia, non implica una messa in discussione dei miglioramenti già realizzati, bensì un intento di accompagnare la Regione in un percorso di adeguamento volto a colmare le lacune esistenti.
La nota conclusiva ribadisce l’impegno del Ministero a proseguire il dialogo costruttivo con la Regione Campania, basandosi unicamente su dati oggettivi, nel pieno rispetto delle istituzioni e, soprattutto, con l’obiettivo primario di tutelare concretamente la salute dei cittadini campani, garantendo loro l’accesso a cure efficienti e di qualità.
Il futuro percorso sarà quindi scandito da obiettivi misurabili e verificabili, con l’auspicio di una piena e meritata uscita dal Piano di Rientro in tempi compatibili con il raggiungimento di standard di eccellenza.

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